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Fnsi 21 Nov 2004

I delegati del 3° Congresso Ungp stigmatizzano la decisione dell'Inpgi di respingere la proposta di ricorso al Tar contro lo stato di crisi concesso al gruppo Riffeser: "Si tratta di un 'regalo' carissimo che costerà all'Istituto un miliardo di

I delegatidel 3° Congresso Ungp stigmatizzano la decisione dell'Inpgi di respingere la proposta di ricorso al Tar contro lo stato di crisi concesso al gruppo Riffeser:"Si tratta di un 'regalo' carissimo che costerà all'Istituto un miliardo di vecchie lire"

I delegati
del 3° Congresso Ungp stigmatizzano la decisione dell'Inpgi di respingere la proposta di ricorso al Tar contro lo stato di crisi concesso al gruppo Riffeser:
"Si tratta di un 'regalo' carissimo che costerà all'Istituto un miliardo di vecchie lire"

I delegati al Congresso dell’Unione Nazionale dei Giornalisti Pensionati (Ungp) riuniti a Saint-Vincent (20-22 novembre 2004) stigmatizzano la grave decisione presa a maggioranza dal CdA dell’Inpgi di respingere il ricorso al Tar proposto dal presidente dell’Istituto Gabriele Cescutti contro lo stato di crisi alla Poligrafici Editoriale concesso dal ministero competente. Il Gruppo Riffeser non aveva certamente i requisiti per riceverlo avendo dichiarato (Q.N. del 12/11/2004, pag. 23) un “risultato positivo dei primi nove mesi del 2004” pari a 5,6 milioni di euro. Si tratta di un “regalo” carissimo: in totale sono 78 i prepensionamenti ottenuti dal gruppo Riffeser-Monti, che costeranno all’Inpgi circa un miliardo di vecchie lire l’uno, la bellezza di 37,42 milioni di euro (circa 4 milioni e mezzo di vecchie lire per ogni contribuente giornalista attivo dell’Istituto). Tale ingente esborso rischia di vanificare gli sforzi dell’Inpgi per garantire anche in futuro l’equilibrio dei conti economici. Considerato che il provvedimento di aiuto alla Poligrafici Editoriale potrebbe essere teso a favorire ingiustamente un editore svantaggiando gli altri, il Congresso dei Giornalisti pensionati impegna la nuova dirigenza dell’Unione Pensionati, d’intesa con la Fnsi, a verificare la possibilità di presentare un ricorso-segnalazione all’Autorità Garante della concorrenza ed un altro ricorso alla Commissione europea per la concorrenza. La mozione è stata approvata all'unanimità.

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