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Fnsi 25 Mar 2003

Guerra in Iraq, Serventi Longhi: "I palinsesti non mi piacciono, troppi talk-show e pochi spazi dove spiegare le ragioni del conflitto"

Guerra in Iraq,Serventi Longhi:"I palinsestinon mi piacciono,troppi talk-showe pochi spazidove spiegarele ragionidel conflitto"

Guerra in Iraq,
Serventi Longhi:
"I palinsesti
non mi piacciono,
troppi talk-show
e pochi spazi
dove spiegare
le ragioni
del conflitto"

Le luci sono rappresentate dal «coraggio e dalla professionalità» degli inviati di tutte le testate nei teatri di guerra, le ombre sono invece quelle trasmissioni fiume sul conflitto in Iraq dove «tutto è ridotto a uno scontro politico»: questa l'opinione del segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, sulla qualità dell'informazione a sei giorni dall'inizio del conflitto contro l'Iraq. Serventi, che è intervenuto alla presentazione di un documentario sul bombardamento della tv nazionale di Belgrado Rts durante la guerra contro la Serbia il 23 aprile del 1999, ha criticato soprattutto i palinsesti televisivi, stigmatizzando quanto accaduto domenica scorsa a «Domenica In» e quanto proposto da Bruno Vespa nelle edizioni di «Porta a Porta» dedicate alla guerra: «Non mi piacciono i palinsesti anche se non voglio dare i voti a nessuno. Questo continuo susseguirsi di talk-show impedisce di capire quello che effettivamente accade, di coglierne le ragioni, di andare in profondità. Tutto ciò determina invece una spettacolarizzazione dell'evento. Inoltre si riduce un fatto storico ad una diatriba fra schieramenti politici italiani. E' avvilente vedere per un intero pomeriggio le immagini di uomini armati che sparano nel fiume o ascoltare il ministro Frattini dare in diretta a 'Domenica in' la notizia dell'espulsione dei diplomatici iracheni». Il segretario generale della Fnsi ha ribadito le ragioni della pace contro questa guerra: «Suggerisco a tutti i nostri colleghi di aiutarci a capire quali siano le origini del conflitto e quali siano invece le prospettive della pace perchè la pace deve essere ricostruita anche nel mondo dell'informazione». (Ansa)

@fnsisocial

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