Guerra in Iraq:
Serventi Longhi,
bombardare l’informazione
è un atto sbagliato
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Le bombe e i missili “intelligenti” degli aerei angloamericani hanno colpito obiettivi civili in Iraq, tra i quali la sede della televisione irachena. Bombardare l’informazione, anche quando viene esercitata come forma di propaganda, è un atto sbagliato che contrasta con le regole internazionali e non aiuta a costruire il pluralismo. Lo affermammo per il bombardamento della sede della radiotelevisione pubblica di Belgrado, lo ripetiamo oggi. Proprio quattro anni fa 16 persone tra tecnici, montatori e giornalisti morirono sotto le bombe “intelligenti” della Nato nella capitale serba; non sappiamo se il bombardamento a Baghdad abbia fatto altre vittime oltre a quelle civili accertate oggi. La denuncia della Federazione Internazionale dei Giornalisti, di Amnesty International e di altre organizzazioni non governative, non può non essere condivisa e deve contribuire ad arrestare la spirale perversa che vede l’informazione come uno dei principali obiettivi da colpire, come dimostrano i giornalisti uccisi nei giorni scorsi in Iraq. Occorre ripristinare il rispetto della Convenzione di Ginevra, garantire la ricostruzione di una informazione pluralista in Iraq, ma prioritariamente far cessare subito questa assurda guerra.”