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Sindacale 20 Apr 2007

Gruner und Jahr/Mondatori: sciopero dei giornalisti

L'assemblea dei giornalisti della Gruner und Jahr/Mondadori chiede il ritiro immediato delle recenti decisioni prese dall'azienda che non rispettano il contratto nazionale di lavoro giornalistico (in particolare art.7, 19, 34).

L'assemblea dei giornalisti della Gruner und Jahr/Mondadori chiede il ritiro immediato delle recenti decisioni prese dall'azienda che non rispettano il contratto nazionale di lavoro giornalistico (in particolare art.7, 19, 34).

Nella forma e nel contenuto, decisioni come deroghe al contratto sulle forfetizzazioni e sul recupero dei sabati lavorati, introduzione di co.co. co. in azienda su posizioni precedentemente ricoperte da praticanti, la definizione di "eccedenze" nei riguardi di colleghi chiamati e selezionati per il gruppo nuove iniziative, segnano una grave svolta della politica aziendale avvenuta nell'ultimo mese e mezzo. Svolta unilaterale che vanifica la lunga tradizione in Gruner und Jahr/ Mondadori di rapporti sindacali improntati al dialogo e alle concertazione tra le parti sociali. A fronte di questo grave e improvviso peggioramento della relazioni sindacali, l'assemblea dei giornalisti della Gruner und Jahr/Mondadori ha votato a larghissima maggioranza un pacchetto di 5 giorni di sciopero con le seguenti modalità. venerdì 19 aprile: sciopero di tutte le redazioni Lunedì 23 e martedì 24: sciopero delle redazioni di Focus e Focus Junior Negli stessi giorni (23 e 24 aprile) i giornalisti delle altre redazioni contribuiranno allo sciopero devolvendo una quota del loro stipendio a favore dei colleghi in astensione dal lavoro. Gli altri due giorni di sciopero verranno successivamente gestiti dal cdr inbase all'evoluzione della situazione. È indetto inoltre il blocco degli straordinari da stasera al 2 maggio. Fin d'ora, di concerto con l'assemblea, il Cdr si dichiara disponibile a incontrare l'azienda in qualunque momento e a ritirare le forme di protesta,previa l'accettazione delle richieste sopra inoltrate e la ripresa di un normale sistema di relazione sindacale.

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