Regole più eque per la distribuzione dei giornali in tutto il territorio di Inghilterra e Galles: è quanto ha chiesto ufficialmente l’Office of Fair Trading (Oft), il garante inglese per la concorrenza, che con una nota ha minacciato di intraprendere azioni contro i distributori e di rivedere il Codice che, dal 1994, regolamenta la diffusione dei quotidiani nazionali in Inghilterra stabilendo le norme sui rapporti fra editori, distributori e commercianti al dettaglio.
Ieri il direttore esecutivo dell’Oft, John Fingleton, ha dichiarato che gli attuali accordi sulla distribuzione possono danneggiare i consumatori: “Dobbiamo verificare – ha sottolineato – se l’attuale sistema di monopolio locale fornisce sufficienti incentivi a editori ed edicolanti”. “Bisogna – ha aggiunto - che le parti soppesino tutti gli aspetti negativi dei loro accordi, in confronto con i miglioramenti che si potrebbero apportare”. Nella nota dell’Oft si sottolineano i problemi del sistema attuale: “In molti casi gli editori assegnano a un distributore l’esclusiva per la fornitura ai commercianti di una determinata zona, e ciò significa che gli edicolanti non possono cercare ad esempio di chiudere un contratto più conveniente con un altro fornitore”. “Restrizioni tali alla concorrenza sono illegali – evidenzia l’Oft – a meno che non venga dimostrato che in questo modo si creano benefici come un risparmio sui costi di distribuzione, che per i lettori può tradursi in un prodotto di qualità migliore, se non in un prezzo più basso dei giornali stessi”. “Tuttavia – continua la nota – l’Oft ha raccolto dati che evidenziano come l’attuale sistema distributivo si traduca in una diffusa inefficienza dei distributori, che spesso praticano prezzi troppo alti o consegnano in ritardo i giornali alle edicole. E anche come risultato di questo atteggiamento ogni giorno 1 milione e 700 mila quotidiani rimangono invenduti”. (Astro9colonne)