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Fnsi 02 Mag 2002

Gli interventi del segretario generale della Fnsi a Firenze

Gli interventi del segretario generale della Fnsi a Firenze

Gli interventi
del segretario generale
della Fnsi a Firenze

Segretario generale Fnsi interviene a convegno su rischi in zone di conflitto 2 maggio. ADNKRONOS - "Basta giornalisti morti in guerra! Basta giornalisti feriti, picchiati, intimoriti, minacciati! Basta con i tentativi dei poteri, spesso militari, di conculcare la libertà di informazione colpendo fisicamente i giornalisti!". Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) é intervenuto a Firenze a un seminario sul tema "Guerra e informazione", promossa da Informazione senza frontiere alla vigilia della celebrazione della Giornata internazionale per la libertà di stampa. Serventi Longhi ha ascoltato i drammatici dati illustrati da Sarah De Jong, responsabile del settore sicurezza della Federazione internazionale dei giornalisti, da cu risulta che negli ultimi undici anni sono stati 1.100 i giornalisti uccisi sui fronti di guerra. "É evidente che la vicinanza dei giornalisti a fatti tragici comporta dei rischi in questa professione. Rischi che le aziende editoriali ed il mondo delle istituzioni devono, per parte loro, cercare di ridurre al minimo. Anche i giornalisti -ha detto Serventi Longhi- devono imparare a difendersi, come le aziende editoriali devono imparare a tutelare i giornalisti". "L'editore può, ad esempio, coprire con polizze assicurative speciali i giornalisti che vengono inviati in zone di guerra. L'editore può anche promuovere -ha aggiunto Serventi Longhi- corsi di formazione per i giornalisti, i fotoreporter e i fotocineoperatori insegnando come evitare i rischi". Il segretario della Fnsi ha dichiarato che é intenzione della categoria professionale italiana "porre il problema delle morti in zone di guerra in maniera seria, non solo con iniziative che ricordino i colleghi caduti ma anche con iniziative che evitino altre morti". "Occorre una mobilitazione di tutto il sistema dell'informazione per salvaguardare la pelle di chi ha il dovere di fare informazione, di chi ha il compito di raccontare quello che succede". Serventi Longhi: situazione libertà stampa pessima
Pluralità informazione rischia di ridursi
2 maggio. ANSA - "La situazione della libertà di stampa in Italia è pessima". Lo ha detto Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), a margine di un convegno su "Guerra e informazione", organizzato a Firenze da Informazione senza frontiere, Fnsi e Regione Toscana. "Il governo - ha affermato Serventi Longhi - si appresta a presentare una proposta di legge sul conflitto di interessi che non è affatto soddisfacente e che io giudico una presa in giro". E questo, secondo il segretario Fnsi, è un "elemento assolutamente condizionante sia per l'emittenza televisiva che per la carta stampata, in una situazione in cui la pluralità delle voci, delle espressioni, rischia di ridursi ulteriormente". "Già oggi, con il controllo, da parte del presidente del Consiglio, del 95% dell'informazione televisiva, si è creata una situazione pesante, direi - ha aggiunto Serventi Longhi - drammatica rispetto al pluralismo". Pluralismo, "che è affidato alla professionalità dei direttori del servizio pubblico e di Mediaste". Inoltre, ha proseguito Serventi Longhi, "è chiaro che anche nella carta stampata è a rischio il pluralismo". "Oggi - ha concluso Serventi Longhi -io considero i giornali italiani divisi quasi tutti in cinque grandi gruppi editoriali: di questi almeno tre sono vicini al centrodestra". E "questa situazione non consente, se non in minima parte, la diffusione delle opinioni contrarie a quelle del governo e della maggioranza".

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