''Il servizio pubblico non si limiti a dare conto delle quattro righe dei comunicati di Fnsi e Fieg ma illumini le ragioni dello sciopero dei giornalisti dei prossimi giorni, dando spazio ad un contraddittorio tra le parti coinvolte, per far capire ai cittadini perché un bene così essenziale come l'informazione venga a mancare per alcuni giorni''.
Lo chiede Giuseppe Giulietti, capogruppo Ds in Commissione di Vigilanza Rai. Quanto alle parole di oggi del presidente Fieg Boris Biancheri, ''mi auguro - dice Giulietti - che il governo voglia ascoltare l'appello degli editori sulla finanziaria, e voglia tenere conto delle richieste di emendamenti da parte della piccola e media editoria. Ho la sensazione che il sottosegretario e il dipartimento competente appronteranno modifiche al testo al Senato e saranno positive se accoglieranno gli appelli degli editori che non troveranno spazio altrove. Ma la sensazione è che non ci sarà spazio per le richieste che vengono dai sindacati sul lavoro autonomo e sul lavoro precario e che sono in relazione all'autonomia''. In merito allo sciopero dei giornalisti, quella sul contratto per Giulietti ''è una vertenza difficile che ha al centro l'autonomia delle redazioni. In ogni caso visto che c'è uno sciopero sarebbe il caso che servizio pubblico aiutasse i cittadini a capirne le ragioni''. (ANSA – 7 novembre 2005)