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Sindacale 30 Ott 2008

Giunta della Fnsi a Caserta e a Casal di Principe nell’Università della Legalità ex villa di boss contro la criminalità e la camorraRoberto Natale: ''Siamo qui per dire che è un problema nazionale” Siddi: "In galer

''Siamo qui per dire ai colleghi ed alle colleghe della Campania che il sindacato sente la loro situazione come problema nazionale, che sente l'orgoglio di rappresentare anche colleghi che quotidianamente rischiano la vita, come Rosaria Capacchione, ma non solo lei''. Così Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della Stampa, ha aperto il suo intervento alla riunione della giunta federale della Fnsi e della consulta dei presidenti delle Associazioni regionali di stampa, svoltasi nel teatro comunale di Caserta: una riunione cui è seguita una trasferta a Casal di Principe, luogo-simbolo della lotta alla criminalità organizzata.

''Siamo qui per dire ai colleghi ed alle colleghe della Campania che il sindacato sente la loro situazione come problema nazionale, che sente l'orgoglio di rappresentare anche colleghi che quotidianamente rischiano la vita, come Rosaria Capacchione, ma non solo lei''. Così Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della Stampa, ha aperto il suo intervento alla riunione della giunta federale della Fnsi e della consulta dei presidenti delle Associazioni regionali di stampa, svoltasi nel teatro comunale di Caserta: una riunione cui è seguita una trasferta a Casal di Principe, luogo-simbolo della lotta alla criminalità organizzata.

''Siamo a Caserta e poi a Casal di Principe per incontrare sindaci della zona e rappresentanti di associazioni che si battono contro il crimine organizzato - ha proseguito Natale - per testimoniare il diritto- dovere di informare, siamo qui per fare ed ascoltare proposte, per capire come al di là dell'importanza della solidarietà di un giorno si possa far sentire meno soli questi colleghi nel lavoro quotidiano e costruire una rete di rapporti che renda meno rischiosa la loro attività''. ''Siamo qui - ha ancora sottolineato il presidente della Fnsi - per chiedere alle istituzioni di innalzare il livello di protezione, e per testimoniare che l'informazione è cosciente della sua resposabilità civile, soprattutto in zone gravate da problemi pesantissimi di criminalità organizzata''. (ANSA) ''In galera i camorristi e mai le notizie'': con questo motto il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi, ha aperto i lavori della Giunta federale del sindacato e della Consulta dei Presidenti delle Associazioni regionali di Stampa, tenutisi oggi a Caserta e a Casal di Principe. ''I malviventi - ha sottolineato Siddi - sappiano che per ogni giornalista minacciato o intimidito ce ne sono altri dieci, cento pronti a scrivere in ogni parte d'Italia: e' il nostro modo per fare da scorta permanente ai colleghi minacciati o intimiditi, perche' siamo convinti, come Saviano, che le notizie e le parole siano importanti quanto le azioni repressive per sconfiggere la criminalita' e creare una coscienza pubblica di civile e libera convivenza. E' questo l'impegno che prendiamo: la nostra non e' una sfida muscolare, ma di civilta'''. A Casal di Principe la riunione e' stata ospitata dall'ex villa di boss camorristici, oggi sede dell'Universita' della Legalita', a simboleggiare la risposta della categoria agli attacchi criminali contro giornalisti e intellettuali: ''La piena operativita' di questo centro - e' il commento di Siddi - e' la dimostrazione dell'altra faccia di una realta' difficile e insieme puo' rappresentare il primo pilastro per la rinascita della citta'''. La giornata e' stata suggellata da un incontro tra il ministro dell'Interno Roberto Maroni e una delegazione della Fnsi, il presidente dell'Unione nazionale cronisti Guido Columba e il segretario dell'Associazione napoletana della stampa, Enzo Colimoro: ''Ringrazio il ministro - conclude Siddi - per averci ricevuto. Sono state gettate le basi per migliorare le condizioni di sicurezza per il lavoro dei giornalisti nelle realta' piu' difficili''. (ANSA) IACOPINO, CAMORRA? RIFLETTERE SU NOSTRI SILENZI ''Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che c'è necessità di una riflessione all'interno dei nostri elenchi perché ci sono troppe reticenze e troppi silenzi tra di noi. E in certe zone il silenzio e le reticenze sconfinano nella complicita''. Lo ha sostenuto Enzo Iacopino, segretario nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, a margine della riunione pubblica, svoltasi nel Teatro Comunale di Caserta, della Giunta Federale della Federazione Nazionale della Stampa e della Consulta dei Presidenti delle Associazioni Regionale di Stampa, alla quale hanno anche partecipato le autorità istituzionali della provincia. ''La nostra - ha aggiunto Iacopino - non è una manifestazione per rendere solidarietà ai colleghi che sono minacciati, perché questo è stato già fatto. Siamo oggi a Caserta e a Casal di Principe per dire ai cittadini che la volontà dei giornalisti è di onorare il loro mestiere, di impegnarsi per dare ai cittadini stessi le informazioni di cui hanno bisogno ed anche ammettere la consapevolezza che non tutti lo fanno, lo facciamo''. ''Nei confronti di queste persone - ha concluso il segretario nazionale dell'Ordine dei Giornalisti - è opportuno che gli Ordini regionali comincino a fare un'analisi accurata delle compatibilità con la permanenza all'interno dell' Ordine dei giornalisti''. (ANSA)

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