Giudizio positivo del Coordinamento delle Ars per il Sindacato di servizio sull'operato dell'Ordine al quale si chiede un impegno preciso sulla riforma, sulla qualità della formazione e dell'accesso alla professione
Il futuro dell’Ordine dei Giornalisti e della professione stessa ha due fondamentali riferimenti: la qualità e la credibilità del nostro lavoro, la qualità e la chiarezza della formazione e dell’accesso alla professione. Affinché l’Ordine professionale sia espressione di una categoria e non di una corporazione con una reale e realistica rappresentazione della categoria stessa nel suo Ordine. Il coordinamento delle Associazioni regionali di stampa per un sindacato di servizio esprime un giudizio positivo sull’operato della gestione uscente dell’Ordine nazionale e degli Ordini regionali di Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e rilancia con forza gli elementi di qualità e di credibilità che dovranno sostenere i nuovi consigli nazionali e regionali. La qualità deve essere un elemento pregiudiziale per la credibilità di tutta la categoria con un forte rilancio della riforma dell’Ordine stesso e la concretizzazione di una definitiva e credibile via di accesso e di formazione alla professione. Definendo in modo netto e chiaro, anche ai fini della rappresentatività, le figure professionali esistenti o che saranno modificate in sede di riforma. La qualità deve sostenere le scelte sull’accesso e sulla regolamentazione deontologica, sulla coerenza e continiuità della giurisprudenza espressa dalle decisioni ordinistiche in modo da definire in modo netto le differenze tra giornalisti e manager, le incompatibilità tra le esclusività della professione e altre attività parallele o di contorno che, negli ultimi anni, hanno troppo spesso visto decisioni tra di loro contradditorie con il solo risultato di aumentare diatribe e confusione. L’impegno che chiediamo al nuovo consiglio dell’Ordine è proprio questo: la chiarezza e il coraggio della svolta definitiva nella riforma, nell’accesso alla professione e nella sua formazione. Una piattaforma sulla quale siamo certi la maggioranza della categoria saprà ritrovarsi. Marcello Zinola, portavoce del Coordinamento delle Associazioni stampa per il Sindacato di servizio