CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Sindacale 29 Ott 2008

Giovedì 30 ottobre i giornalisti contro la criminalità e la camorra Giunta della Fnsi a Caserta e a Casal di Principe nell’Università della Legalità ex villa di boss camorristici

“I giornalisti italiani contro le minacce della criminalità organizzata e della camorra. Domani giovedì 30 ottobre, infatti, la Giunta federale della Fnsi e la Consulta dei Presidenti delle Associazioni regionali di Stampa hanno deciso di riunirsi a Caserta e a Casal di Principe, nell’ex villa di boss camorristici oggi sede dell’Università della Legalità, per dare una risposta della categoria agli attacchi criminali contro i giornalisti e gli intellettuali che denunciano misfatti, tragedie e violenze di ogni tipo.

“I giornalisti italiani contro le minacce della criminalità organizzata e della camorra. Domani giovedì 30 ottobre, infatti, la Giunta federale della Fnsi e la Consulta dei Presidenti delle Associazioni regionali di Stampa hanno deciso di riunirsi a Caserta e a Casal di Principe, nell’ex villa di boss camorristici oggi sede dell’Università della Legalità, per dare una risposta della categoria agli attacchi criminali contro i giornalisti e gli intellettuali che denunciano misfatti, tragedie e violenze di ogni tipo.

Il Sindacato dei giornalisti intende così affermare con forza che nessun giornalista, nessun operatore culturale, debba sentirsi isolato, né che sia lasciato solo dalle istituzioni e, men che meno, dalla nostra stessa categoria. Su proposta dell’Associazione napoletana della stampa, infatti, la Giunta Fnsi e la Consulta dei Presidenti delle Associazioni di stampa si riuniranno alle 10,30, in seduta straordinaria e pubblica, al teatro comunale di Caserta e alle 12, 30 a Casal di Principe per una manifestazione pubblica alla quale sono stati invitati anche i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Si tratta di un’iniziativa che vuole essere di denuncia e di sostegno a tutti i colleghi che si espongono nel fare informazione con coraggio e responsabilità in realtà di frontiera; soprattutto a chi, da Rosaria Capacchione allo scrittore Roberto Saviano, è costretto a vivere sotto scorta ed a subire continuamente minacce e attentati, per non rinunciare alla sua missione professionale e civile”.

@fnsisocial

Articoli correlati