«Nessuno è vaccinato contro il virus dell'intolleranza, contro il nazismo e l'antisemitismo. Anche per questo è importante stare attenti quando usiamo le parole. Essere qui, davanti a questa panchina è un modo per non dimenticare quanto è accaduto e quanto potrebbe accadere ancora». Così il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, intervenendo all'incontro organizzato dall'associazione Articolo21 in occasione del Giorno della Memoria al Ghetto di Roma, nei pressi della panchina per la libertà di stampa che ricorda i giornalisti e gli operatori dell'informazione uccisi dalla follia nazifascista.
«È importante che qui oggi ci siano i rappresentanti di tutte le istituzioni dei giornalisti, insieme», ha osservato Giulietti, che ha proposto la realizzazione di un corso di formazione professionale basato sulla Strategia nazionale per la lotta contro l'antisemitismo elaborata dal Coordinamento guidato dalla professoressa Milena Santerini e ha poi ricordato la collega Cristina Visintini e David Sassoli, giornalista, sindacalista, presidente del Parlamento Europeo da poco scomparso.
«Siamo qui nel ricordo di David Sassoli, con cui due anni fa abbiamo inaugurato questa panchina, e per esprimere vicinanza alla comunità ebraica di Roma e ribadire al tempo stesso il nostro impegno contro antisemitismo e razzismo, contro i discorsi di odio, contro ogni discriminazione», ha evidenziato Roberto Natale, in rappresentanza della delegazione di Articolo21.
«Senza memoria non c'è futuro», ha detto la segretaria del Cnog, Paola Spadari, presente assieme al vicepresidente Angelo Baiguini. «I giornalisti – ha aggiunto – devono contribuire alla lotta all'antisemitismo e a tutte le discriminazioni, contro il linguaggio dell'odio e per il rispetto delle differenze. Questi principi sono scolpiti nelle nostre carte deontologiche, oggi più che mai attuali».
All'incontro erano presenti, fra gli altri, anche il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi; il segretario dell'Usigrai Daniele Macheda; il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D'Ubaldo; alcuni parlamentari ed esponenti politici; la presidente e il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Duregello e Ruben Della Rocca; Elisa Marincola, portavoce di Articolo21, che a Della Rocca ha consegnato la targa per i 20 anni dell'associazione.
«Nel 2021 nel mondo sono stati compiuti dieci atti di antisemitismo al giorno, in Europa cinque episodi al giorno, l'ultimo in Italia appena poche ore fa. Se ancora adesso un bambino viene aggredito solo perché è ebreo significa che abbiamo ancora, anche in Italia, un grande problema», ha commentato il rappresentante della comunità ebraica. «Non perdiamo l'occasione della memoria e di ciò che essa ci consegna. In questo senso – ha concluso Della Rocca – il ruolo dei giornalisti è centrale».