Giornata per la libertà di stampa a Firenze. Fnsi denuncia i rischi di un controllo unico su Publitalia e Sipra
Serventi Longhi rischi da controllo pubblicità 4 maggio 2002. AGI - "Larga parte dell'opinione pubblica e del mondo della politica ha manifestato grande preoccupazione per lo stato dell'informazione. E la preoccupazione aumenta quando si collegano gli aspetti più propriamente editoriali dell'informazione con aspetti più economici". E' quanto ha sottolineato Paolo Serventi Longhi intervenuto, questa mattina a Firenze, alla iniziativa dell'Ulivo "per la libertà ed il pluralismo dell'informazione". "Un elemento di forte preoccupazione - ha aggiunto - è il controllo della pubblicità, tenendo conto che le due grandi concessionarie delle tv, che sono quelle che si dividono la fetta di gran lunga maggioritaria del mercato pubblicitario, sono la Publitalia, di proprietà di Silvio Berlusconi, e la Sipra, controllata in effetti dalla Rai e quindi dal servizio pubblico e quindi dal Governo Berlusconi indirettamente". A giudizio di Serventi Longhi, "la pubblicità pesa perché pesa sull'informazione, pesa sulla possibilità di intervenire su quelli che sono i messaggi informativi". Quindi "è un altro elemento che rischia di ridurre la pluralità dell'informazione e la qualità del messaggio informativo: sono segnali che, secondo me, oggi devono essere molto sottolineati". Serventi Longhi su perquisizione Ruotolo 3 maggio. ADNKRONOS - ''Credo che in questo Paese si stia determinando, non solo per responsabilità del governo ma anche, in questo caso, della magistratura e delle istituzioni in generale, una preoccupante offensiva nei confronti dell'informazione''. Lo ha detto Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), commentando la notizia della perquisizione, all'alba di oggi, dell'abitazione del giornalista Guido Ruotolo de ''La Stampa'', su ordine della Procura di Roma che indaga sulla fuga di notizie sull'inchiesta sulla cellula eversiva islamica romana. ''Di fronte a questi fatti attenti tutti! E lo dico ai colleghi giornalisti, ma anche ai cittadini. Perché se si riduce, si limita, si interviene in maniera intimidatoria nei confronti dell'informazione, la democrazia è in pericolo'', ha affermato Serventi Longhi parlando a Firenze ad un convegno di giornalisti. ''La notizia della perquisizione a Ruotolo è ancora più significativa perché avviene nel giorno in cui si celebra la libertà d'informazione in tutto il mondo'', ha concluso il segretario della Fnsi. Isf, cresce il rischio di autocensura (cronaca della giornata del 3 maggio a Firenze) 3 maggio. ANSA - I drammatici fatti dell' 11 settembre a New York hanno aumentato il rischio della censura e dell'autocensura da parte degli organi di informazione e dei giornalisti. E' il giudizio condiviso dai tanti inviati di guerra che hanno partecipato ad un convegno su questo tema promosso oggi a Firenze da Informazione senza frontiere, Fnsi e Regione Toscana in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa. ''Le 60 guerre avvenute solo dal 1991 al 2001 - ha detto Carlo Salvicchi, presidente di Isf - che hanno provocato centinaia di migliaia di morti e 17 milioni di profughi, hanno accresciuto il ruolo dell' informazione, ma reso sempre più pericoloso il mestiere di inviato. Per questo occorre attrezzarsi per poter dare una risposta sempre più professionale ai tanti tentativi di pilotare la comunicazione nei teatri di guerra''. Salvicchi ha annunciato tra le prossime iniziative dell'associazione 'impegno per favorire entro l'estate un incontro in Medio Oriente tra giornalisti e società civile israeliana e palestinese e l'attuazione del Progetto Eurolink, cofinanziato dall'Ue, per la nascita e la formazione di media e di giornalisti indipendenti ''per la costituzione della democrazia in Serbia e Montenegro''. In apertura dei lavori, coordinati dal segretario di Isf Pino Rea, l'assessore regionale alla comunicazione Chiara Boni ha annunciato l' intenzione di costituire un Centro studi internazionale, aperto agli editori e all'università, in seno all'Osservatorio sulla libertà di informazione costituito alcuni anni fa a Firenze da Isf e dalla Regione. ''Questo centro - ha aggiunto - per rigore, autorevolezza ed imparzialità dovrà essere guardato con fiducia e rispetto da qualunque parte del mondo venga messo in discussione il diritto ad informare e ad essere informati''. Hanno poi portato la loro esperienza, sollecitati dalle domande del capo della redazione toscana della Rai Stefano Marcelli, gli inviati Francesco Battistini (Corriere della sera), Maurizio Naldini (La Nazione), Ennio Remondino (Rai), Alice Chasan direttrice di Word Press Review di New York, Geneva Overholser studiosa della Washington Post, Sarah de Jong della federazione internazionale dei giornalisti. Quest'ultima ha ricordato come in Afghanistan solo una minima parte dei 5 mila giornalisti presenti sia preparata ad affrontare i pericoli e le situazioni in cui possono imbattersi i corrispondenti di guerra ed ha espresso preoccupazione per il crescente utilizzo dei free lance da parte dei grandi gruppi editoriali. ''Sono giornalisti senza tutela - ha aggiunto Sarah de Jong - che costano meno alle aziende e corrono più rischi degli altri per cercare notizie sempre nuove''. ''Vedo segnali negativi nel mondo - ha detto il segretario nazionale della Fnsi Paolo Serventi Longhi - tendenti a limitare l'informazione, vedo tagli all' informazione all'estero anche da parte dei giornali e delle testate televisive e radiofoniche italiane ed europee, e vedo una preoccupante riduzione del numero dei testimoni per raccontare i grandi fatti del nostro tempo''.