Il Sindacato dei giornalisti della Campania ha incontrato il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, per chiedere il sostegno del governo alla causa della libertà di stampa e contro le minacce e le querele temerarie ai cronisti. "Un giornalismo libero da pressioni, minacce e intimidazioni sia obiettivo di tutte le istituzioni", ha auspicato Migliore.
Il sottosegretario alla Giustizia,
Gennaro Migliore, ha incontrato, a Napoli i rappresentanti del
Sindacato unitario giornalisti della Campania per parlare di
giornalisti minacciati e libertà di stampa.
Insieme al segretario del Sugc, Claudio
Silvestri, al consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello, e
alla delegata per il lavoro autonomo, Laura Viggiano, il
sottosegretario Migliore ha discusso i casi dei giornalisti
minacciati Luciana Esposito, Fabio Postiglione e Nadia Verdile:
“Abbiamo rappresentato al sottosegretario – afferma il segretario
Silvestri – la situazione dei tre colleghi che stiamo sostenendo e
dei tanti giornalisti campani che subiscono a vario titolo pressioni
e intimidazioni, sottolineando che il fenomeno diventa sempre più
diffuso in Italia”.
Il sottosegretario Migliore ha quindi
raccolto informazioni e testimonianze e ha assicurato pieno impegno
ad attivarsi, per quanto di sua competenza, con il ministero della
Giustizia affinché si arrivi non solo a chiarire le vicende che
riguardano i tre giornalisti ma anche ad individuare soluzioni
specifiche per la tutela dei giornalisti minacciati. Migliore,
inoltre, ha garantito la massima attenzione sulla questione delle
querele temerarie, altro odioso e diffuso strumento di minaccia e
limitazione della libertà di stampa.
“Considero la libertà di stampa un
bene primario della nostra Repubblica per garantire che l’esercizio
della professione giornalistica senza pressioni, minacce o
intimidazioni sia un obiettivo di tutte le istituzioni a partire dal
nostro Governo”, ha affermato il sottosegretario Migliore.