Domani, giovedì 19 aprile, alle 11.30, una delegazione di rappresentanti degli organismi della categoria sarà in tribunale, a Roma, per accompagnare in aula la cronista Federica Angeli, chiamata a testimoniare nell'ambito di uno dei processi a carico degli esponenti del clan Spada di Ostia, e per riproporre la 'scorta mediatica' alla giornalista e a tutti i colleghi minacciati per via del loro lavoro.
L'iniziativa, promossa da Federazione nazionale della Stampa italiana, Usigrai, Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e associazione Articolo21, con la partecipazione di Associazione Stampa Romana, Ordine dei giornalisti del Lazio, rete NoBavaglio, Libera e Libera Informazione, arriva all'indomani di un'altra udienza, nell'ambito di un diverso procedimento sempre relativo alle infiltrazioni della criminalità organizzata sul litorale romano, durante la quale uno degli imputati ha ribadito di aver 'consigliato' alla cronista, apostrofata come 'giornalaia', di 'pensare alla famiglia', invece di fare interviste. Fnsi e Cnog sono parte civile nel procedimento.
«Come in altri casi di minacce a giornalisti impegnati a illuminare i territori infestati dal malaffare, anche questa volta saremo al fianco delle collega Federica Angeli per lanciare un messaggio chiaro e preciso: Federica non è sola e nessun cronista è solo nella lotta alla criminalità», commentano i promotori.
Al fianco della cronista, domani in aula, anche la Regione Lazio con il presidente dell'Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità Gianpiero Cioffredi. «Doveroso da parte delle istituzioni e dei cittadini che credono nella libertà accompagnare Federica Angeli domani mattina nell'aula del Tribunale quando si troverà davanti agli esponenti del clan Spada. Un clan che grazie alle Forze di Polizia e Direzione Distrettuale Antimafia il 6 giugno prossimo verrà processato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Senza un giornalismo libero - afferma Cioffredi in una nota - la nostra società è più debole, quindi più esposta alle infiltrazioni mafiose».
In contemporanea con la deposizione di Federica Angeli, si terrà inoltre un flash mob della rete NoBavaglio a Civita Castellana. Anche questo appuntamento rientra tra le iniziative di sostegno ai giornalisti sotto scorta promosse da tempo con Fnsi, Odg, Articolo 21, Stampa Romana, Usigrai e altre associazioni tra cui Libera.
«Sarà un ulteriore momento – spiegano gli organizzatori – per stringersi al fianco della giornalista minacciata che coinvolgerà le scuole di Civita Castellana in occasione dell'appuntamento che chiude la rassegna 'È l'Ora legale', organizzata dal Comune di Civita Castellana, dalla Rete NoBavaglio e da Civitonica, e che vedrà, tra gli altri, la partecipazione di don Luigi Ciotti e della rappresentante dell'Associazione 'Sulleregole', Diva Ricevuto».
L'incontro sarà dedicato al rispetto delle regole nella vita quotidiana e sarà l'ultimo di quattro. Nei primi tre, altrettanti ospiti d'eccezione hanno accompagnato i ragazzi in dibattiti e approfondimenti su corruzione, legalità ed etica e ruolo del mondo dell'informazione nella lotta la criminalità organizzata. Con loro nei precedenti appuntamenti il procuratore generale della Corte di Cassazione Riccardo Fuzio, il regista della serie 'Il commissario Montalbano', Alberto Sironi e il giornalista Paolo Borrometi, che da quattro anni vive sotto scorta per le sue inchieste contro la mafia.