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Fnsi 07 Nov 2003

Giornalisti, Il presidente della Federazione europea: "E' allarme Italia". Serventi Longhi: "Berlusconi distorce la verità sui giornalisti". Bonaiuti e Gasparri cancellano l'incontro: "Confronto inutile". Siddi: "Da Gasparri e Bonaiuti un errore di

Giornalisti, Il presidente della Federazione europea: "E' allarme Italia". Serventi Longhi: "Berlusconi distorce la verità sui giornalisti". Bonaiuti e Gasparri cancellano l'incontro: "Confronto inutile". Siddi: "Da Gasparri e Bonaiuti un errore di valutazione"

Giornalisti, Il presidente della Federazione europea: "E' allarme Italia". Serventi Longhi: "Berlusconi distorce la verità sui giornalisti". Bonaiuti e Gasparri cancellano l'incontro: "Confronto inutile". Siddi: "Da Gasparri e Bonaiuti un errore di valutazione"

«Siamo venuti in Italia spinti da preoccupazione per una situazione sullo stato dell'informazione che sembrava allarmante. Dopo gli incontri di questi due giorni in un parola posso dire che l'allarme è giustificato». Così il presidente della Federazione Europea dei Giornalisti, Gustl Glatt Felder, ha descritto le impressioni raccolte dalla delegazione di giornalisti europei e internazionali giunti a Roma per fare il punto sulla situazione del giornalismo italiano. Durante la «missione in Italia» come la Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) e la Federazione Europea dei Giornalisti (Efj) hanno battezzato il viaggio in Italia, i rappresentanti della delegazione hanno incontrato direttori di giornali e di testate televisive, il presidente della Rai, Lucia Annunziata, il presidente dell'Antitrust, Tasauro, il direttore della Fieg, Sortino, i due Commissari dell'Autorità per le Comunicazioni, Sangiorgi e Meocci. Sul versante politico le due federazioni di giornalisti hanno incontrato alcuni esponenti dell'opposizione e hanno chiesto un incontro con il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Bonaiuti. «Questi incontri - ha spiegato il segretario generale Ifj/Efj, Aidan White - ci hanno permesso di approfondire il livello di conoscenza sulla crisi italiana dell'informazione e ci permetterà si scrivere una relazione che sarà presentata all'Unione europea e agli organismo internazionali e alle Nazioni Unite». La preoccupazione dei giornalisti europei rispetto alla situazione dell'informazione in Italia era emersa, ha spiegato White, durante l'incontro annuale delle federazioni di settore a Praga «nel quale - ha aggiunto il segretario dell'Ifj - 40 organizzazioni hanno deliberato all'unanimità l'importanza di questa missione». Un viaggio che si è concentrato su alcuni punti che secondo la delegazione determinano la «crisi dell'informazione italiana": il conflitto di interessi, la concentrazione dei media e il ddl Gasparri. «Il governo - ha denunciato White - sta facendo i suoi giochi attraverso i media e si sta prendendo gioco di un aspetto fondamentale della società democratica, che è la libertà di informazione». Ma la situazione italiana, è convinta la delegazione, va oltre l'attuale governo. «Il suo punto debole - ha spiegato il segretario Ifj - risiede nel fatto che negli ultimi 20 anni il governo italiano è stato incapace di garantire un'espressione libera tra settore pubblico e privato. Ed è per questo che il problema attuale dei media italiani è una sfida per tutti i politici». Per quanto riguarda il conflitto di interessi, la delegazione ha riferito di aver raccolto nei vari incontri una preoccupazione diffusa. «Tutte le persone incontrate - ha affermato Glattfelder - a partire dal direttore del 'Giornale' Belpietro, si schierano contro e con punti di vista diversi ci sembra che sia un problema per tutti. Sarà importante conoscere l'opinione di Gasparri». Non solo italiana, invece, la questione della concentrazione mediatica, «un problema europeo - ha sostenuto White - perchè l'Ue non è stata in grado di definire i punti fondamentali per risolvere la questione». Convinto dell'importanza della missione in Italia delle due federazioni straniere il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi che ha sottolineato «la necessità che l'Europa tenga sotto stretta osservazione il problema della libertà di informazione e del diritto dei cittadini italiani ad essere informati». Per il presidente Fnsi Franco Siddi, la preoccupazione delle federazioni internazionali dei giornalisti «non è una questione di faziosità ma dipende dal fatto che l'Italia è un cattivo esempio per l'Europa che deve scrivere un quaderno delle regole della libera stampa». (ANSA). Berlusconi è convinto che l'85% della stampa è critica contro il governo in carica? «Sembra che legga solo i giornali e gli articoli che lo criticano, come se facesse una sorta di selezione», sostiene il presidente della Federazione Europea dei giornalisti (EfJ) Gustl Glattfelder, in Italia con una delegazione della Federazione Internazionale (IFJ) per analizzare lo stato dell'informazione. «E' come se - ha aggiunto Glattfelder a margine della conferenza stampa per illustrare l'esito degli incontri con editori, esponenti di Authority e Antitrust e politici - facesse una sorta di rassegna stampa al negativo e lo fa sia leggendo i giornali italiani sia la stampa internazionale». Sulle affermazioni del presidente del Consiglio riguardo l'atteggiamento ostile della maggior parte della stampa, è intervenuto anche il segretario Fnsi Paolo Serventi Longhi. «Berlusconi dice cosa non vera - ha sostenuto Serventi Longhi - anche perchè lui stesso è proprietario del più grande network privato, di quotidiani e periodici. La verità non può essere distorta ed occorre un grande senso di responsabilità e misura». (ANSA). «Prendiamo atto che la federazione europea dei giornalisti(Efj), giunta in Italia per verificare lo stato dell'informazione, ha già espresso un sommario giudizio. A questo punto riteniamo inutile far perdere tempo a loro e a noi per un incontro che hanno già superato con le loro dichiarazioni». Lo affermano il sottosegretario Paolo Bonaiuti ed il ministro Maurizio Gasparri in una nota congiunta. (ANSA). Un "errore di valutazione",che è ancora possibile correggere. Ci sarebbe questo, secondo il presidente della Fnsi Franco Siddi, all'origine della decisione, annunciata dal ministro delle Comunicazioni Gasparri e dal sottosegretario Bonaiuti, di annullare l'incontro con i delegati delle federazioni internazionali dei giornalisti. ''Il ministro Gasparri - spiega Siddi - mi aveva personalmente espresso, giovedi' sera, a Palermo la sua disponibilita' ad incontrare i rappresentati dei giornalisti europei. Per cui sono stupefatto per la decisione, oggi, di annullare l'appuntamento con una dichiarazione alle agenzie''. Peraltro, aggiunge il presidente del sindacato dei giornalisti, ''non si capisce su quali considerazioni di brutale ostilita' Gasparri e Bonaiuti fondino la loro decisione di negare l'incontro''. Nella conferenza stampa di oggi, sottolinea Siddi, che doveva fare il punto sulla prima parte della loro missione in Italia, i rappresentanti dei giornalisti europei ''hanno detto a chiare lettere, come poi e' stato correttamente riportato dalle agenzie, che 'sara' importante conoscere l'opinione di Gasparri e del governo perche' vogliamo acquisire tutti i dati della situazione e comprendere fino in fondo le ragioni della maggioranza perche' a noi interessa lavorare per un sistema di regole che garantiscano indipendenza editoriale e siano di garanzia per tutti''. ''Credo quindi - conclude Siddi - che da parte di Gasparri e Bonaiuti ci sia stato un errore di valutazione che, se vogliono, possono ancora correggere''. (ANSA).

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