Il Nuj, sindacato dei giornalisti britannici, sta per lanciare una campagna sulla qualità del giornalismo. Il progetto nasce in risposta ai numerosi tagli occupazionali avvenuti nel periodo pre-natalizio, che hanno coinvolto il gruppo editoriale Northcliffe Newspapers, il canale televisivo ITV’s News Channel e la BBC
Elemento chiave della campagna, la richiesta al Comitato parlamentare incaricato di monitorare il mondo del lavoro di “indagare sul monopolio che caratterizza l’ informazione e sulla perdita di pluralismo nel settore dei media”. Secondo il segretario generale del Nuj, Jeremy Dear, “i giornalisti di quotidiani, riviste, TV, radio e nuovi media sono stati colpiti in questo periodo da pesanti tagli occupazionali. In ogni settore, la capacità di realizzare buoni prodotti è messa in pericolo dai licenziamenti e dalle minacce di nuovi tagli. Questa campagna, dunque, è per affermare che i lettori e gli ascoltatori non sono merce, non rappresentano un modo per fare soldi. L’informazione è fondamentale e non è con una riduzione della professionalità che si risolvono i problemi. E’ tempo di trovare un altro modo per conciliare qualità e controllo dei costi”. Il progetto del sindacato prevede seminari e incontri tra giornalisti, imprenditori e autorità locali in tutto il territorio del Regno Unito. Nel corso dei seminari si metteranno a confronto le diverse realtà editoriali, in particolare quelle statunitensi ed europee, allo scopo di trovare un buon compromesso tra attività giornalistiche ed imprenditoriali. Provvisoriamente chiamata “Journalism Matters”, la campagna della durata di sei mesi sarà lanciata a marzo in occasione del congresso annuale del Nuj a Liverpool. (Astro9colonne)