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Unione Europea 21 Dic 2009

Giornalista turco assassinato in pieno giorno, scriveva contro la corruzione

 L'uccisione in pieno giorno di un giornalista turco, avvenuta venerdì scorso nella strada principale di Bandirma, città nella parte occidentale del Paese, dimostra i rischi che ancora corre in Turchia chi fa questo mestiere.    Lo ha dichiarato questa sera ai media turchi Zafer Atay, segretario generale dell'Associazione dei giornalisti turchi commentando l'omicidio di Cihan Hayirsevener, direttore del giornale locale, sul quale pubblicava da tempo documentate indagini riguardo una serie di appalti asseritamente truccati e che per questo aveva in passato ricevuto numerose minacce.

 L'uccisione in pieno giorno di un giornalista turco, avvenuta venerdì scorso nella strada principale di Bandirma, città nella parte occidentale del Paese, dimostra i rischi che ancora corre in Turchia chi fa questo mestiere.    Lo ha dichiarato questa sera ai media turchi Zafer Atay, segretario generale dell'Associazione dei giornalisti turchi commentando l'omicidio di Cihan Hayirsevener, direttore del giornale locale, sul quale pubblicava da tempo documentate indagini riguardo una serie di appalti asseritamente truccati e che per questo aveva in passato ricevuto numerose minacce.

    L'uomo è stato affrontato in strada da un aggressore che gli ha esploso contro diversi colpi di pistola ed è quindi rapidamente fuggito a bordo di un'auto in attesa. Più volte raggiunto alle gambe, il giornalista è morto pochi minuti dopo in ospedale a causa di un proiettile che gli aveva reciso l'arteria femorale. L'omicida è tuttora ricercato.    L'assassinio di Hayirsevener ricorda da vicino quello del giornalista turco-armeno Hrant Dink, ucciso nel gennaio 2007 in una strada di Istanbul a colpi di pistola da un ultra-nazionalista, a causa degli articoli che scriveva sul suo giornale. (ANSA).

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