"Che abbondino i casi di denunce per diffamazione a danno dei colleghi non è una notizia. Che alla diffamazione si associ, nella richiesta di indagine penale, il reato di stalking è invece una novità assoluta". Così l'Associazione stampa romana e Sindacato cronisti romani intervengono sulla vicenda che ha visto protagonista il direttore del settimanale Il Granchio.
"Il giornalista incredibilmente accusato di
essere stalker - scrivono in una nota - si chiama Ivo Iannozzi, dirige Il
Granchio, settimanale dell'area di Anzio Nettuno. Avrebbe molestato il gestore
di un'attività sportiva, oggetto di legittime attenzioni giornalistiche per uso
degli spazi pubblici comunali a fini privati".
"Si possono ignorare le denunce della stampa, si possono chiedere rettifiche
nel caso di errori, la legge permette di tutelarsi, sentendosi diffamati. Ora
arriviamo - prosegue il comunicato - al paradosso di essere diventati portatori
di atti persecutori, di cagionare ansia o paura per la propria incolumità.
Ci sarebbe da ridere se non fosse l'ennesima deviazione da una sana dialettica
con la funzione di controllo della stampa. Ci sarebbe da ridere se non si fosse
puniti per stalking con la reclusione da sei mesi a cinque anni".