CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 01 Mar 2004

Gazzetta del Mezzogiorno: giornalista aggredito in redazione Altri attestati di solidarietà

Gazzetta del Mezzogiorno: giornalista aggredito in redazione Altri attestati di solidarietà

Gazzetta del Mezzogiorno: giornalista aggredito in redazione
Altri attestati di solidarietà

E' veramente incredibile quanto accaduto al collega Gianluigi De Vito. Denota come i rapporti civili in questo Paese si stanno deteriorando sempre più. La stampa viene presa di mira dai politici, dagli imprenditori, dalla malavita. Le critiche, il sale fondamentale di ogni autentica democrazia, sono ormai diventate intollerabili da parte di chi le subisce, la cui reazione è spesso odiosa. C'è poi la tentazione di delegittimare la stampa, una tentazione non solo italiana ma generalizzata in tutto il mondo. Basti pensare alle accuse rivolte dal governo americano contro i media definiti "antipatriottici", perché si erano opposti alla guerra in Iraq o all'indecorosa gazzarra montata contro la BBC condannata dal rapporto Hutton. Un'inchiesta, lo ribadiamo, politica. Il giudice Hutton, è bene ricordarlo, era stato scelto dallo stesso soggetto che avrebbe dovuto essere oggetto di quell'inchiesta. Una stortura inaccettabile dal punto di vista giuridico. Ciononostante questa anomalia è passata quasi inosservata. Tutti hanno colto l'occasione per lapidare il network britannico e mettere sotto accusa il sistema dei media. "Se il tempio del giornalismo mondiale è inaffidabile - è stata l'equazione - potete immaginare cosa siano gli altri giornali". Da qui l'autorizzazione morale a ribellarsi alle critiche della stampa (in Italia lo fece a suo tempo D'Alema, ora lo fa Berlusconi)con conseguente "autorizzazione morale per tutti a ribellarsi (d'altro canto non ci hanno dato l'autorizzazione morale a rubare sulle tasse?). E ognuno lo fa a modo suo. Così il collega De Vito è stato "inseguito" dentro il suo giornale, dentro la sua redazione perché aveva denunciato come la malavita si fosse impadronita di un intero quartiere di Bari. Al collega Gianluigi De Vito, che non conosciamo personalmente ma che i colleghi del sito giornalistidipuglia ci hanno descritto come coscienzioso, animato da passione civile e (soprattutto) intellettualmente onesto, va la solidarietà e la stima dei colleghi di Quarto Potere/Senza Bavaglio, un gruppo sindacale che da qualche anno lotta per rinnovare le istituzioni dei giornalisti (Sindacato, Ordine, Casagit e Inpgi) diventati centri di potere spesso troppo attenti alla loro stessa sopravvivenza che alla tutela dei colleghi e delle regole essenziali del giornalismo. Massimo Alberizzi, Luisa Espanet, Simona Fossati e Marilisa Verti Esecutivo di Quarto Potere/Senza Bavaglio Quarto Potere/ Senza Bavaglio Cari Colleghi, vi accludo il messaggio inviato ieri all'attenzione di Gian Luigi De Vito, Lino Patruno e Onofrio Pagone Esprimo la mia più viva solidarietà al collega De Vito ed a tutta la redazione de LA GAZZETTA per questo ignobile gesto che non colpisce un professionista e la testata per cui lavora ma l'intera opinione pubblica che in quella testata ripone la sua fiducia Pasquale Satalino, Consigliere Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà al collega Gianluigi De Vito della Gazzetta del Mezzogiorno. La nostra è una professione fin troppo bistrattata e sottovalutata. Il diritto di cronaca è imprescindibile. Piero Russo, La Grande Provincia - Foggia Anche a nome del GUS (gruppo uffici stampa di Puglia) esprimo al collega De Vito tutta la nostra solidarietà augurandogli ogni bene. Antonella Daloiso

@fnsisocial

Articoli correlati