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Rai 12 Lug 2011

Garimberti: "Calo degli ascolti Tg1 è serio, valuteremo in cda" Verna (Usigrai): "Bene, segnaliamo da tempo il caso limite"

''Il calo degli ascolti del Tg1 è ''un problema molto serio'': lo ha detto il presidente della Rai Paolo Garimberti in commissione di Vigilanza.Garimberti, citando l'ultima occasione in cui il Tg5 ha superato il Tg1, la scorsa settimana, ha detto che a preoccuparlo non è tanto il fatto che ''il Tg1 ha fatto il 20,6 rispetto al 20.9 del Tg5''. ''Quello che mi preoccupa è il 20.6 - ha chiarito - , vuol dire che lo spettatore sente che l'informazione non è completa e adeguata a quella della rete ammiraglia''.

''Il calo degli ascolti del Tg1 è ''un problema molto serio'': lo ha detto il presidente della Rai Paolo Garimberti in commissione di Vigilanza.
Garimberti, citando l'ultima occasione in cui il Tg5 ha superato il Tg1, la scorsa settimana, ha detto che a preoccuparlo non è tanto il fatto che ''il Tg1 ha fatto il 20,6 rispetto al 20.9 del Tg5''. ''Quello che mi preoccupa è il 20.6 - ha chiarito - , vuol dire che lo spettatore sente che l'informazione non è completa e adeguata a quella della rete ammiraglia''.

Oltre ad affermare che nel prossimo Cda, in programma giovedì, ''faremo una riflessione sugli ascolti e sulla qualità dell'informazione del Tg1'', il presidente Rai ha detto che ''è un problema che riguarda anche Rai1. Ma - ha concluso - bisogna fare qualcosa per far sì che il Tg1 torni ad essere il Tg1''. (ANSA)

RAI: VERNA (USIGRAI), POSITIVE DICHIARAZIONI LEI E GARIMBERTI SU TG1
'ADESSO SI PASSI DA LUCIDE ANALISI A INCISIVI PROVVEDIMENTI'

''Il pluralismo tra le sue virtù produce anche telespettatori, ascoltatori, lettori, insomma clienti. I
cali di ascolto spesso e non solo al Tg1 dipendono molto dalla mancata rappresentazione di alcuni punti di vista. Chi si sente escluso cambia canale''. Lo dichiara in una nota il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna.
''Il caso limite Minzolini lo segnaliamo da tempo - aggiunge Verna - in passato ne abbiamo chieste le dimissioni, ma l'ineffabile direttore si è detto sicuro di rimanere in carica fin tanto che ci
sarà Berlusconi. L'abbonato si difende cambiando canale. Una dinamica semplice che finalmente i vertici aziendali stanno comprendendo''.
''Valutiamo positivamente le dichiarazioni in Vigilanza del Direttore generale Lorenza Lei e del Presidente Paolo Garimberti. Ora -conclude Verna- il colpo d'ala sarà passare da lucide analisi a
incisivi provvedimenti''. (ADNKRONOS)

RAI: CDR TG1, BENE VERTICI, ORA RISPOSTE PER RILANCIO TG1

Il comitato di redazione del Tg1 ''accoglie con soddisfazione le dichiarazioni del direttore generale della Rai Lei e del presidente Garimberti che in commissione di Vigilanza hanno annunciato che nel prossimo cda verrà affrontato il tema del calo degli ascolti del Tg1''.
Il cdr, sottolinea in una nota, ''da tempo denuncia il problema: anche nell'ultima assemblea i giornalisti avevano espresso 'allarme e preoccupazione' per un calo degli ascolti progressivo mentre altre testate mantengono o accrescono i loro telespettatori. Il Tg1 è sempre stato un valore aggiunto e non possiamo arrenderci all'idea che si tratti solo di un problema di traino. L'assemblea infatti aveva anche ribadito che occorre 'recuperare credibilità, dare tutte le notizie, rispettare tutte le voci della società, fare una informazione completa e pluralista'. Anche per questo - si legge ancora - il cdr non può che concordare con il presidente Garimberti quando definisce 'un problema serio' il calo degli ascolti, pone il tema della 'qualità dell'informazione' e dice che ''occorre fare qualcosa per far sì che il tg1 torni ad essere il Tg1'.
Allo stesso modo il cdr sosterrà ogni iniziativa dei vertici aziendali che cerchi di capire, come dice il direttore generale Lei, 'cosa sia successo' quando il Tg1 delle 20 registra un ascolto vicino al 20%''.
''Speriamo che la riflessione sul calo degli ascolti del Tg1 e della rete e sulla qualità dell'informazione che parte giovedì in cda - conclude il comitato di redazione - non si impantani in divisioni politiche e porti a risposte concrete per il rilancio della testata''. (ANSA)

RAI: MINZOLINI, GARIMBERTI SI PREOCCUPI PIÙ DI RAI1
RETE PERDE IL DOPPIO DEL TG1, FAZIOSITÀ FA SCHERZI ALLA MEMORIA

''Se fossi in Garimberti, mi preoccuperei più della rete, di Rai1. E la stessa cosa consiglio a Gentiloni, il quale mi sembra alquanto fazioso nel riportare i dati'': così il direttore del Tg1 Augusto Minzolini commenta con l'ANSA la questione del calo degli ascolti della sua testata sollevata oggi in commissione di Vigilanza.
Per Minzolini, ''se il Tg1 ha perso nove punti dal 2008 ad oggi, la rete in prima serata ne ha persi 16, cioè quasi il doppio. È evidente che tutto questo non può non ripercuotersi anche nei dati del tg. Faccio un esempio: se andiamo a prendere i dati di giugno 2011 e li confrontiamo con quelli di giugno 2010 rispetto a trasmissioni, fiction ed edizioni del tg più ascoltate, ci accorgiamo che in questa Top Ten, se lo scorso anno erano presenti 3 edizioni del Tg1, quest'anno ne sono presenti 6, e le altre 4 non sono produzioni di Rai1, ma avvenimenti sportivi curati da Raisport''.
''Poi - aggiunge - se vogliamo parlare ancora, ma sono stufo, del rapporto con i nostri diretti competitor, ricordo che noi quest'anno abbiamo perso solo due volte, nel confronto. Lo scorso anno una volta sola, dando vita a una performance che tocca ritornare al 1999 per averne una uguale''. E poi: ''Nel 2009 il Tg1 ha perso 25 volte, nel 2008 4 volte, nel 2007 4 volte, nel 2006 18 volte, nel 2005 70 volte, nel 2004 15 volte, nel 2003 24 volte, nel 2002 128 volte, nel 2001 32 volte, nel 2000 6 volte e nel 1999 una volta''.
''Questo - conclude Minzolini - solo per dire come la faziosità spesso faccia scherzi alla memoria''. (ANSA)
GARIMBERTI, MINZOLINI PENSI A FARE BENE SUO LAVORO

''Minzolini, invece di dare consigli agli altri su come fare il loro lavoro, si preoccupi di fare bene il suo, dei contenuti del suo tg e dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti''. Cosi' il presidente della Rai, Paolo Garimberti, replica all'ANSA alle dichiarazioni del direttore del Tg1, che lo aveva invitato a preoccuparsi ''piu' di Rai1''che del suo tg.  (ANSA)
RAI: MAZZA, SOLO IL TG1 FA MENO SHARE DEL SUO TRAINO

''Non ho tempo né voglia di inseguire Minzolini nelle sue polemiche e nelle sue dichiarazioni assolutamente false su Rai1. Mi limito ad osservare che da molti mesi quello delle 20 è l'unico tg nella storia della tv mondiale che fa meno share del programma che lo precede''. Lo dice il direttore di Rai1 Mauro Mazza che replica a ad una dichiarazione di Minzolini sul calo degli ascolti, nella quale il direttore del Tg1 invitava il presidente Rai Paolo Garimberti a preoccuparsi, piu' che del suo tg, di Rai1 (''se il Tg1 ha perso nove punti dal 2008 ad oggi, la rete in prima serata ne ha persi 16, cioè quasi il doppio''). (ANSA)
RAI: REDAZIONE TG2, BASTA INTERIM,DIRETTORE CON PIENI POTERI

''No a blitz estivi che designino un direttore nominato dalla politica'': è l'appello alla Rai rivolto dalla redazione del Tg2, riunita oggi in assemblea straordinaria, in un documento approvato all'unanimità.
''La redazione del tg2 - si legge nel documento - torna a chiedere un direttore con pieni poteri, con una profonda conoscenza del mezzo televisivo, in grado di presentare un piano editoriale che garantisca un futuro di rilancio della testata, fra l'altro ancora nel pieno del processo di  digitalizzazione.
Non chiediamo scelte affrettate, ma un direttore di alto profilo, nominato all'unanimità, che garantisca un'informazione completa ed equilibrata, degna del servizio pubblico e che tenga conto dell'alto valore delle professionalità interne''.
''In questa fase - spiegano ancora i giornalisti del Tg2 - stiamo lavorando bene con l'attuale direttore responsabile (secondo interim nel giro di quattro mesi) scelto dal cda all'unanimità (Marcello Masi, ndr). Non accetteremo un terzo interim. Questo non garantirebbe il pieno rilancio della testata. Ricordiamo all'azienda che siamo in stato di agitazione e pronti allo sciopero. Continueremo a vigilare sul nostro presente e sul nostro futuro''. (ANSA)

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