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Editoria 24 Ago 2014

Fusione Stampa-Secolo XIX: Assostampa, giochi siano chiari Siddi, devono essere noti a tutti i contenuti dell'alleanza

Molti annunci, molte smentite poi la conferma. On line. Stampa e Secolo XIX confluiscono in un unico gruppo editoriale a maggioranza de La Stampa. Ora i giochi e le intenzioni siano chiari e trasparenti per chiarire se e come sarà un progetto di consolidamento e sviluppo oppure un'operazione tesa solo a ridurre costi giornalistici e poligrafici. L'accordo tra Stampa e Secolo per Genova e la Liguria è certamente una rivoluzione, ma è anche evidente il rischio che un’integrazione spinta possa incidere negativamente sull’ultra centenaria testata ligure.

Molti annunci, molte smentite poi la conferma. On line. Stampa e Secolo XIX confluiscono in un unico gruppo editoriale a maggioranza de La Stampa. Ora i giochi e le intenzioni siano chiari e trasparenti per chiarire se e come sarà un progetto di consolidamento e sviluppo oppure un'operazione tesa solo a ridurre costi giornalistici e poligrafici. L'accordo tra Stampa e Secolo per Genova e la Liguria è certamente una rivoluzione, ma è anche evidente il rischio che un’integrazione spinta possa incidere negativamente sull’ultra centenaria testata ligure.

Perché apre interrogativi pesanti sul futuro delle edizioni locali del Secolo XIX e della Stampa, soprattutto nel ponente ligure, e nella redazione centrale sulle parti “nazionali” del giornale, tutti settori che hanno un ampio patrimonio di redattori e di collaboratori. E su Genova pone il drammatico quesito del futuro del Corriere Mercantile, da anni al centro di un accordo commerciale di giornale-panino con La Stampa e La Stampa coproprietaria di maggioranza della testata edita dalla cooperativa dei colleghi giornalisti e poligrafici. Quali intenzioni ha questo nuovo gruppo editoriale? Certo è che non potranno essere solo attesi i piani editoriali e industriali per sapere quale sarà, per gli editori, il futuro di una grossa fetta del mondo dell'informazione in Liguria. Ed è per questo che i cdr di tutte queste testate, il sindacato regionale e la Fnsi dovranno essere parte attiva di un confronto che non può limitarsi a prendere atto di decisioni annunciate, smentite e poi ufficializzate alla vigilia delle ferie e con una nota sui siti web delle due testate.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato:

L'annuncio degli editori de "La Stampa" e del "SecoloXIX", John Elkann e Carlo Perrone, di un progetto che entro l'anno integrerà i due quotidiani in una nuova società comune richiede grande attenzione per la portata dell'improvvisa comunicazione e suscita amarezza per le svolte che la crisi economica e quella dei giornali stanno determinando. Anche giornali storici, da soli, rischiano di non farcela più. E non bisogna dimenticare che Elkann è l'azionista di maggioranza relativa del Corriere della Sera, giornale attorno al quale si giocano rilevanti partite del sistema editoriale italiano. I poli editoriali sono un tema di discussione sia per le soluzioni da dare alla crisi, sia nei dibattiti sul riassetto del sistema.
L'alleanza dovrà essere chiarita in tutti i suoi effetti, editoriali, organizzativi, occupazionali e nella relazione con l'identità delle due importanti testate del Nord Ovest che, da Torino e Genova, da quando esistono, sono bandiere rappresentative del Piemonte e della Liguria che hanno sempre parlato al resto del Paese. I discendenti di quelli che avevano creato i poli industriali più antichi del Paese, gli Agnelli e i Perrone, si mettono insieme cento anni dopo siglando un patto che pare molto più di una semplice pax editoriale, assumendo come motivo la crisi del settore. I bilanci delle due testate non hanno il segno più e già sono stati all'origine di pesanti piani di riorganizzazione pagati con riduzione di organici, prepensionamenti e, oggi, con il contratto di solidarietà al Secolo XIX.
Occorre ora che siano messi in chiaro, nel corretto confronto con le parti sociali e nel rispetto dei tempi e delle regole previste per questi passaggi societari, i contenuti di tutta l'operazione. Se le la nuova impresa rafforzerà identità delle testate e progettualità editoriale, avendo al centro il lavoro, in particolare i giornalisti patrimonio essenziale, per migliorare offerta e risultati sarà una cosa. Se invece si punterà tutto sulla razionalizzazione tecnica, con disinvestimenti editoriali più o meno lineari, sarà impossibile parlare di svolta. La Fnsi sarà vicina ai Comitati di a redazione e ai colleghi del "SecoloXIX" e de "La Stampa" e alle Associazioni di Stampa della Liguria e del Piemonte, sia nell'indispensabile confronto aziendale e in sede nazionale, sia nell'opera di salvaguardia e valorizzazione dei posti lavoro nell'ipotesi di nuovo processi editoriali coordinati, perché davvero si vada verso una condizione di nuova solidità e fiducia. La situazione sarà seguita attentamente in tutti i suoi aspetti, avendo riguardo per il valore e del lavoro giornalistico e delle articolate presenze nei territori, in alcuni dei quali sinora i due quotidiani agiscono in regime di concorrenza o con altre alleanze, come nel caso della "Stampa" con "Il Corriere Mercantile". Sicuramente l'annuncio di oggi deve far riflettere anche Governo e Parlamento sia sui significati della crisi dei giornali, sia sull'esigenza di intervento più qualificato per il pluralismo dell'informazione. Roma, 2 Agosto 2014

EDITORIA: STAMPA-SECOLO XIX; SUBALPINA,SERVE PIANO INDUSTRIALE
SINDACATO PIEMONTESE GIORNALISTI, NON PENALIZZARE OCCUPAZION

La fusione tra La Stampa e Il Secolo XIX richiede la "necessità di un piano industriale che punti, sì, su sinergie e nuove tecnologie ma senza penalizzare ulteriormente l'occupazione": a sostenerlo l'Associazione Stampa Subalpina, il sindacato piemontese dei giornalisti che riferisce di imminenti incontri dei cdr delle due testate con "i rispettivi amministratori per avere i necessari ragguagli sull'operazione". La Subalpina pertanto "si mette a disposizione per l'apertura al più presto di un tavolo di confronto fra le parti".    Il sindacato considera "positivamente l'intenzione di rilanciare gli investimenti nel settore editoriale", ma dall'altro ritiene "indispensabile valutare tutti gli effetti che la fusione societaria puo' avere su organici, contratti, redazioni e futuro delle due testate, tutelando nel contempo identità e autonomia di Stampa e Secolo XIX". "I bilanci delle due testate - si legge in una nota sindacale - non hanno il segno più e già sono stati all'origine di pesanti piani di riorganizzazione: è di tutta evidenza, quindi, la necessità di un piano industriale".    L'auspicio del sindacato di categoria "è che possa davvero nascere un gruppo editoriale leader a livello nazionale, capace di rilanciare e consolidare le due testate: per questo servono idee e il sindacato è pronto a fare la sua parte".(TORINO, 4 AGOSTO - ANSA)

EDITORIA: NOZZE STAMPA-SECOLO XIX, INSIEME CONTRO CRISI ACCORDO ELKANN-PERRONE,NUOVO GRUPPO PER 'DARE FUTURO A GIORNALI'  

Due storici quotidiani italiani, La Stampa fondata a Torino nel 1867 e Il Secolo XIX nato a Genova nel 1886, si 'sposano' per dare vita a un nuovo gruppo editoriale. Italiana Editrice Spa, questo il suo nome, potrà così affrontare "con maggiore forza" le sfide del domani. E, nelle intenzioni degli editori delle due testate, "assicurare un futuro sostenibile" ai due giornali in un settore che - L'Unità docet - sta attraversando "non una crisi passeggera o un aggiustamento, ma una rivoluzione di sistema senza ritorno".
L'accordo, annunciato oggi, prevede che la nuova società sia partecipata al 77% da Fiat e al 23% dalla famiglia Perrone. A presiederla sarà John Elkann, presidente dell'Editrice La Stampa e della Fiat che ieri ha celebrato un'altra storica fusione, quella con Chrysler. Carlo Perrone ne assumerà invece la vicepresidenza, mantenendo "un ruolo attivo nella strategia del Gruppo". Obiettivo comune la "valorizzazione degli investimenti effettuati nel tempo da entrambe le società editrici e la creazione di un nuovo protagonista del panorama editoriale nazionale".
Un gruppo "solido e integrato", per dirla con le parole di John Elkann, con oltre 240 giornalisti tra le due redazioni - 165 quelli assunti a tempo indeterminato alla Stampa, 77 al Secolo XIX, dove dal dicembre 2013 è in vigore il contratto di solidarietà - e una distribuzione complessiva di 260 mila copie.   Numeri da colosso dell'editoria, molto vicini a quelli dei big del settore, Corriere della Sera (336mila copie vendute) e Repubblica (274mila) "in grado di far gola al mondo pubblicitario". Aspetto, quest'ultimo, sottolineato nelle loro prime valutazioni dai cdr delle due testate, che hanno chiesto di incontrare le rispettive aziende per conoscere più da vicino i dettagli dell'operazione. "Anche giornali storici, da soli, rischiano di non farcela più - osserva il segretario della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi, secondo cui "l'alleanza dovrà essere chiarita in tutti i suoi effetti, editoriali, organizzativi, occupazionali", mentre Assostampa Ligure auspica che le "intenzioni siano trasparenti". Occorre infatti "chiarire - sostiene il sindacato dei giornalisti liguri - se e come sarà un progetto di consolidamento e sviluppo oppure un'operazione tesa solo a ridurre costi giornalistici e poligrafici".    Il closing dell'operazione entro la fine dell'anno, dopo la notifica all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni per l'espletamento dei necessari adempimenti e il via libera dei consigli di amministrazione e delle assemblee dei soci di entrambe le società.
"La Stampa e il Secolo XIX - assicura Elkann -   continueranno a uscire con le loro storiche testate, rafforzando ognuna il dialogo con il proprio territorio, ma al contempo avranno entrambe alle spalle un'unica società più efficiente e più solida dal punto di vista economico e finanziario, a tutto vantaggio dei lettori. Perché - sottolinea - è su questo tipo di solidità, oltre che sulla professionalità dei giornalisti, che si basa la qualità dell'informazione e l'indipendenza di una testata".    Valori ribaditi anche da Perrone, che nega il disimpegno della sua famiglia - proprietaria del quotidiano genovese dal 1897 - dall'editoria. "La volontà, al contrario, è quella di garantire al Secolo XIX un futuro all'altezza della sua storia", nel contesto di una "congiuntura economica particolarmente difficile", che ha portato al calo delle vendite e alla forte concentrazione della raccolta pubblicitaria. "La testata continuerà ad esistere - conclude Perrone - e la sua attenzione per Genova e per il suo territorio rimarrà invariata".    (di Barbara Beccaria)   (TORINO, 2 AGOSTO - ANSA)

ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI-FNSI

FUSIONE STAMPA-SECOLO XIX
PRIMO ATTO, ADDIO AL DIRETTORE

Genova - Il nuovo gruppo editoriale, risultato della fusione del Secolo XIX e La Stampa, è stato annunciato il 2 agosto e il primo atto è il cambio di direzione al Decimonono. Il giornale ora è affidato al collega Alessandro Cassinis: a lui, che avrà un compito fondamentale nel momento più delicato della testata ligure, vanno la nostra stima e l’augurio di buon lavoro, certamente non formali. A UmBerto La Rocca che lascia Il Secolo XIX, rivolgiamo un saluto e un ringraziamento per il lavoro svolto in questi cinque anni, pur nella differenza di opinioni, nella dialettica e nei confronti anche serrati sostenuti a proposito dei processi di ristrutturazione aziendale.
Il cambio della guardia nell’immediatezza di un nuovo assetto editoriale, in cui è evidente come il peso del Decimonono sia meno di un terzo di quello de La Stampa , non può essere visto come un mero avvicendamento. Il sindacato è in attesa di conoscere i piani editoriali ed industriali del nuovo gruppo per quanto riguarda la redazione e per gli altri settori del quotidiano. Il patrimonio di alte professionalità che hanno sempre garantito un’informazione libera e indipendente, la storia del Decimonono, il suo ruolo di pilastro ligure nello scenario nazionale dovranno essere salvaguardati e potenziati, pena il declino irreversibile dell’informazione in Liguria. 24 AGOSTO 2014

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