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Sindacale 02 Lug 2008

Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil: "Condivido per intero le preoccupazioni della Fnsi sulla libertà di stampa"

''Condivido per intero le preoccupazioni per la liberta' d'informazione e per i rischi che mi sembra stia correndo l'equilibrio dei sistemi di contrappesi tra i poteri che la nostra Costituzione prevede e regola''. E'il messaggio inviato dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, al segretario generale e al presidente della Fnsi.

''Condivido per intero le preoccupazioni per la liberta' d'informazione e per i rischi che mi sembra stia correndo l'equilibrio dei sistemi di contrappesi tra i poteri che la nostra Costituzione prevede e regola''. E'il messaggio inviato dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, al segretario generale e al presidente della Fnsi.

INTERCETTAZIONI: CGIL, CONDIVIDIAMO PREOCCUPAZIONI FNSI ZCZC0272/SXA WIC30161 R POL S0A QBXB INTERCETTAZIONI: CGIL, CONDIVIDIAMO PREOCCUPAZIONI FNSI (ANSA) - ROMA, 2 LUG - ''L'attacco del governo alla magistratura e al diritto di cronaca - avverte il dirigente sindacale - rischia di determinare un corto circuito dalle conseguenze negative per la societa' italiana, attraversata da forti tensioni sociali ed economiche. Le parole del premier sono da questo punto di vista inaccettabili - continua -: mai come oggi il Paese ha bisogno di trasparenza e di una informazione completa e corretta, per esempio sulle violazioni dei diritti e delle tutele e sul dramma quotidiano della insicurezza del lavoro''. Quanto alla norma del provvedimento sulle intercettazioni che mira a inibire l'informazione sugli atti di condanna almeno fino all'udienza preliminare, Fammoni osserva: ''Lungi dall'ottenere lo scopo di difendere la privacy dei cittadini, diritto che deve correttamente e sostanzialmente essere difeso, impedisce fra l'altro l'informazione su una gran parte delle inchieste giudiziarie e, nello stesso tempo, condiziona i cronisti che fanno legittimamente il mestiere di informare''. I giornalisti, aggiunge, ''hanno dimostrato, con i codici deontologici e la carta di Treviso, di volersi assumere le loro responsabilita' nei confronti dei cittadini ed in particolare dei soggetti piu' deboli. Possono farlo ancora di piu', ma invece di richiedere che il sistema di autodisciplina sia reso piu' efficace una parte del potere politico vuole impedire ai giornalisti di fare il loro mestiere''. Per questo, conclude Fammoni, ''la Cgil sostiene le iniziative che le organizzazioni rappresentative della categoria intendono intraprendere per difendere la liberta' di stampa''.

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