Con Oronzo Valentini scompare uno degli ultimi grandi protagonisti della rinascita del giornalismo democratico e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana dopo il fascismo: un giornalista importante della vita repubblicana del Paese; un meridionalista fautore della dignità di un’Italia che si fa grande se supera il divario Nord-Sud; un uomo che vive con un’alta tensione ideale e culturale, la sfida della ricostruzione e dello sviluppo.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana piange, con i famigliari e con i colleghi che accanto a lui si sono formati e lo hanno seguito nella sua bella esperienza professionale e umana, un gornalista e un dirigente dal quale ha avuto molto e che fa parte di una storia viva. Oronzo Valentini fino a ieri è stato uno dei pochi delegati ancora viventi di quanti, in questa veste, parteciparono al primo congresso della Fnsi dopo la Liberazione, ottobre 1946 a Palermo, vent’anni dopo la chiusura voluta dal fascismo. Vi arrivò giovanissimo con alle spalle già una grande esperienza: la fondazione dell’Associazione della Stampa di Puglia e quella di testimone del I congresso dei Comitati di Liberazione, a Bari il 28 e il 29 gennaio 1944. Convinto del valore e del significato delle formazioni sociali, Oronzo Valentini ha vissuto tutta l’esperienza degli organismi associativi della categoria, come espressione di un’identità professionale necessariamente unitaria e allo stesso tempo pluralista nelle sue espressioni: così nel sindacato e nell’Inpgi; così, poi, nell’Ordine, di cui è stato il primo presidente regionale in Puglia, approdo di un giornalista e di un direttore (17 anni, dal 1962 al 1979 alla Gazzetta del Mezzogiorno) che si può riconoscere come capofila di una scuola di giornalismo libero e plurale. La malattia non gli aveva consentito di essere direttamente presente alle prime cerimonie del Centenario della Fnsi, nella scorsa primavera a Roma e a Bari, ma la Federazione della Stampa lo voluto accanto nel suo Comitato d’onore. A lui l’Onore di una vita professionale e individuale di prim’ordine. La famiglia dei giornalisti italiani gli è grata. Alla moglie, signora Rita, e ai figli – con la professoressa Maria Cecilia, Giovanni e Antonello, due giornalisti di primo piano – il cordoglio e l’affetto di tutta la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che oggi pomeriggio era presente ai funerali a Bari con una delegazione guidata da Felice Salvati. Con l’Associazione regionale di Stampa della Puglia, la Fnsi dedicherà a Oronzo Valentini iniziative di una memoria che incoraggi la professione giornalistica a vivere con impegno e ingegno le sfide del presente.