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Lutto 20 Nov 2009

Franco Siddi: “La morte di Don Giuseppe Soro è una grave perdita per il giornalismo e per la famiglia dei periodici paolini”

“L’improvvisa morte di Don Giuseppe Soro, Direttore generale della Società Periodici San Paolo, procura tristezza nel mondo dell’editoria cattolica (e direi dell’editoria italiana) e in quello del giornalismo impegnato e di ispirazione cristiana. Sacerdote paolino, già Direttore di Vita Pastorale e Vice Direttore di Famiglia Cristiana, sardo di Sarule, prete di Nuoro, nel suo ultimo impegno di Direttore, quindi di imprenditore di fatto, della Società editrice dei Periodici San Paolo, è stato insieme uomo di missione, di impegno e passioni forti, dal carattere franco e determinato.

“L’improvvisa morte di Don Giuseppe Soro, Direttore generale della Società Periodici San Paolo, procura tristezza nel mondo dell’editoria cattolica (e direi dell’editoria italiana) e in quello del giornalismo impegnato e di ispirazione cristiana. Sacerdote paolino, già Direttore di Vita Pastorale e Vice Direttore di Famiglia Cristiana, sardo di Sarule, prete di Nuoro, nel suo ultimo impegno di Direttore, quindi di imprenditore di fatto, della Società editrice dei Periodici San Paolo, è stato insieme uomo di missione, di impegno e passioni forti, dal carattere franco e determinato.

Per il Sindacato dei giornalisti italiani, ancora nelle ultime ore di una vita che si è improvvisamente spezzata a sessantatre anni, è stato interlocutore schietto nella gestione dei piani di riorganizzazione della società editrice e nello stesso tempo uomo di relazione umana, sensibile e familiare.
I piani di riorganizzazione hanno provocato partecipazione intensa e sofferta al tavolo negoziale di Don Soro ma anche dei suoi colleghi di lavoro, giornalisti e amministratori della San Paolo, mia e dei colleghi delegati della Fnsi, dei dirigenti della Federazione Editori.
La notizia della sua improvvisa scomparsa è arrivata a sconvolgerci quando stava determinandosi una soluzione ragionevole sui temi negoziali e quando Don Soro sembrava uscito definitivamente da una situazione di rischio della sua salute. Ricorderemo la sua determinazione la sua testardaggine, la sua franchezza ma anche le continue interrogazioni interiori, e non solo, sulle soluzioni più appropriate per i problemi umani di collaboratori e competitori.
Con lui è scomparso un collega e poi un interlocutore acuto, un uomo di chiesa, e alla fine un “imprenditore” impegnato, dotato di qualità morali radicate nella propria origine familiare e in una viva formazione cristiana. Ai familiari e alla famiglia dei periodici paolini il cordoglio della Federazione Nazionale della Stampa italiana.”    

@fnsisocial

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