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Sindacale 30 Nov 2007

Franco Siddi eletto Segretario generale della Fnsi con 199 voti su 310 al primo scrutinio Roberto Natale eletto Presidente con 83 voti favorevoli 18 schede bianche 6 nulle e 2 disperse

Alle sei della mattina di venerdì 30 novembre il XXV Congresso della Fnsi ha eletto al primo scrutinio Franco Siddi a Segretario Generale del Sindacato dei giornalisti italiani. E alle ore dodici il nuovo Consiglio Nazionale ha eletto Roberto Natale, Presidente della Federazione della Stampa

Alle sei della mattina di venerdì 30 novembre il XXV Congresso della Fnsi ha eletto al primo scrutinio Franco Siddi a Segretario Generale del Sindacato dei giornalisti italiani. E alle ore dodici il nuovo Consiglio Nazionale ha eletto Roberto Natale, Presidente della Federazione della Stampa

199 delegati su 310 riuniti a Castellaneta Marina in provincia di Taranto, dopo cinque giorni di impegnativi lavori congressuali, hanno espresso un voto chiaro di continuità della politica sindacale fino ad oggi svolta con un preciso riferimento alla ricerca dell’unità di tutta la categoria professionale. Castellaneta Marina (Ta), 30 novembre. - Cambio al vertice della Federazione nazionale della stampa italiana. Franco Siddi è stato eletto alla guida del sindacato dei giornalisti con 199 voti su 304 votanti. Sardo, 54 anni, succede a Paolo Serventi Longhi, che ha guidato la Federazione per 11 anni consecutivi. L'investitura del nuovo segretario è giunta dopo alle sei di questa mattina, dopo le operazioni di voto che si sono protratte per tutta la notte. "Sono orgoglioso di esser stato eletto da voi - ha dichiarato in prima battuta Franco Siddi rivolto al congresso -. Abbiamo vissuto un Congresso come non se ne fanno più da nessuna parte. Il Sindacato dei giornalisti è più forte, ancora più unitario, federale e plurale, pur senza vivere la condizione dell'unità formale, ma la sua ricerca continua. Non c'è unità come unanimismo, ma c'è come consapevolezza dei problemi che affrontiamo. Nei fatti scriveremo il verbale del sindacato che gestisce in maniera partecipata e unitaria i problemi con le soluzioni possibili, sapendo che la nostra ragion d'essere naturalmente ci porta verso la ricerca di una strada comune. Lo faremo insieme con tutta la professione, con tutti i colleghi. La Fnsi continua rilanciando le vertenze aperte mettendosi in ascolto e dando il più possibile indicazioni chiare della marcia praticabile. Il nostro lavoro è già cominciato - ha aggiunto il neo segretario - ed è destinato a riempire pagine nuove della storia, che tra due mesi sarà centenaria, di questo sindacato". Nei commenti a caldo Siddi si rivolge, poi, anche agli editori. La Fieg - ha sottolineato - sa che non può sottrarsi ulteriormente al negoziato, che è una mediazione. Nei fatti siamo già uniti e la controparte sa che questo sindacato, che riesce a eleggere il suo segretario al primo scrutinio, è un sindacato forte. E da domani, con l'aiuto di tutti voi, sarà ancora più forte. Un ultimo saluto lo devo a Paolo serventi Longhi: se siamo arrivati a questo risultato di un sindacato solido e vivo in questa stagione “impossibile” lo dobbiamo a lui". (AGI) Roberto Natale: “Affronteremo contratto e qualità” C'é il contratto "fermo da più di mille giorni", al primo punto dell'agenda del nuovo presidente della Fnsi, Roberto Natale, che però sottolinea come a Castellaneta Marina "la seconda questione più applaudita è stata quella "della geografia italiana degli orrori, con i grandi casi di cronaca sempre in primo piano", e quindi quella della qualità. "La cosa positiva - ha aggiunto Natale - è che nel corso del congresso abbiamo saputo legare l'attenzione per il nostro contratto con quella per i contratti che mancano ad altri milioni di italiani. La battaglia per il diritto al contratto è la battaglia più moderna, degna di un paese civile e parlo non solo dei nostri diritti negati a noi ma ad una grande parte del mondo dei lavoratori". Il presidente della Fnsi vuole anche spiegare che nel corso del congresso "si è parlato molto anche dei contenuti della nostra informazione, del diritto di fare i cronisti contro chi vorrebbe imbavagliarci". In sintesi per Natale da questo appuntamento congressuale "esce un sindacato che chiede regole chiare, rispettose della libertà e dell'autonomia, ma che fa anche autocritica sulle tante cose dell'informazione che non ci piacciono. Uno dei temi più applauditi, dopo quello del contratto, è stato quello della geografia italiana degli orrori, con i grandi casi di cronaca sempre in primo piano. E' un problema che ha a che fare con la ricerca del sensazionalismo e dell'efferatezza". Insomma per il presidente "non sentiamo solo l'impegno sul fronte di un contratto giusto ma anche su questi fronti solo apparentemente distanti". (ANSA) Franco Siddi: “Il Sindacato riparte dal contratto” "Sono rilanciate le vertenze aperte a partire dal contratto. Il tempo del negoziato è maturo. Gli editori sanno di non potersi più sottrarre al confronto". Lo ha detto Franco Siddi eletto stamattina segretario della Federazione nazionale della stampa al congresso di Castellaneta Marina. "Il contratto - ha aggiunto - si scrive insieme. Nessuna delle due parti, né la Fieg, né la Fnsi, può pensare di scriverlo da sola. Il nostro tentativo non può essere da alcuno oggi declinato in termini di demagogia e sarà quello di far prevalere il ragionamento sulle contrapposizioni ideologiche e sulle contraddizioni degli stessi editori". Siddi traccia un bilancio del congresso ormai all'epilogo, teatro di un confronto serrato tra la maggioranza del sindacato e le componenti interne: "E' stato un congresso faticoso dove nulla era scontato. C'era anche chi aveva, più fuori che dentro, immaginato un passaggio rovinoso per il sindacato. Paolo Serventi Longhi ha portato al congresso un sindacato carico di amarezza per non aver rinnovato il contratto ma solido e robusto". Secondo Siddi dunque un congresso vero che "consegna una Fnsi che non ha raggiunto una unità formale ma sostanziale sulle cose da fare nell'ottica della concretezza, del dialogo e del confronto". E, oltre al contratto, sul tavolo ci sono altre questioni aperte dall'Antitrust alla legge sull'editoria, alla riforma dell'ordinamento professionale, allo stralcio urgente per la governance della Rai: "In una parola, il pluralismo come condizione essenziale da ripristinare in pieno per tutti". (ANSA)

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