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Sindacale 08 Ago 2008

Franco Siddi dopo le semestrali delle aziende: "Editoria esce da congiuntura anche con contratto strategico e scelte di respiro"

“Il punto economico-finanziario fatto in questi giorni dalle principali aziende italiane evidenzia che il rallentamento globale dell’economia ha i suoi riflessi anche sull’editoria. Questa congiuntura vede nel sistema dell’informazione una risorsa strategica per la ripresa del ciclo economico

“Il punto economico-finanziario fatto in questi giorni dalle principali aziende italiane evidenzia che il rallentamento globale dell’economia ha i suoi riflessi anche sull’editoria. Questa congiuntura vede nel sistema dell’informazione una risorsa strategica per la ripresa del ciclo economico

E’ una grossa opportunità: è di tutta evidenza come ci siano importanti potenzialità di crescita nel medio e lungo periodo, certo non misurabili sull’arco di pochi mesi. Dall’analisi dei dati e delle relazioni delle semestrali, emerge che le imprese più avvedute potranno far tesoro di queste potenzialità affrontando un processo di riqualificazione e sviluppo. E’ un interesse strategico anche per il Sindacato, impegnato a situare il rinnovo del contratto di lavoro in un quadro che prende atto dei processi di trasformazione, con proposte orientate a promuovere sviluppo. Formazione, impegno sulla frontiera dell’integrazione tra media, nuovi dignitosi parametri retributivi, definiti per un arco di tempo certo, sono elementi di progettualità per una nuova stagione che è necessario affrontare guardando avanti e non al passato. Non può sfuggire che l’informazione sia un elemento per far ripartire l’economia, per registrare, veicolare, favorire ricerca e innovazione. Come tutte le imprese immateriali e innovative, l’industria editoriale italiana, che sull’immateriale basa larga parte del proprio futuro, può dimostrare la propria capacità di essere parte trainante della ripresa. Il giornalismo professionale è pronto a fare la sua parte: governare le trasformazioni che mutano modalità di essere e mettono in discussione tradizionali assetti, l’integrazione tra media, esigono apporti anche più qualificati. Si tratta di elementi che generano qualità e credibilità, primi indici di valore anche per le imprese. Il confronto sul nuovo contratto giornalistico ha, per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, carattere strategico. Alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) saper scegliere tra un contratto di indirizzo strategico o una soluzione di piccolo cabotaggio che semplicemente punti ad attenuare l’impatto economico in una congiuntura poco favorevole. La scelta della prima via - come già accadde in altri momenti critici per l’economia del Paese e che portarono a vere e proprie leggi di sistema – è la strada maestra per determinare, corresponsabilmente come parti sociali nel confronto con Governo e Parlamento, anche una nuova moderna legge sull’editoria.

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