Il presidente della Fnsi, Franco Siddi, ha lanciato un appello per un'azione di ricognizione internazionale sul caso di Larissa Arap, la giornalista russa, militante dell'opposizione, rinchiusa in un manicomio a causa di un suo articolo sull'elettroshock praticato ai pazienti minorenni dell'ospedale.
"Il ricovero forzato della giornalista Larissa Arap in un ospedale psichiatrico nella città di Murmansk è un atto di repressione intollerabile - afferma il presidente della Federazione nazionale della stampa in una nota -. Un abuso gravissimo,inaccettabile da qualsiasi coscienza libera e su cui deve levarsi ancora più forte la voce della comunità democratica internazionale". Per Siddi, la vicenda "riporta la Russia indietro ai tempi delle repressioni del regime comunista". Un clima pesante di cui aveva fatto le spese anche Anna Politovskaja, la giornalista della 'Novaja Gazeta' uccisa nei mesi scorsi. "Resiste una forma di regime autoritario che non tollera le opposizioni né l'informazione quando essa voglia assumere il ruolo di difensore civico o vuol dare anche voce alle opinioni diverse da quelle del potere". Larissa Arap fa parte del Fronte civico unito, movimento di opposizione guidato dall'ex campione di scacchi Kasparov. Siddi accusa: "formalmente è stata ricoverata per disturbi psichiatrici che sarebbero stati accertati mentre era in ospedale per approfondire l'inchiesta giornalistica. Un vero e proprio agguato fuori da ogni regola, che non può restare sotto silenzio". Per questo la Fnsi chiede un intervento delle istituzioni internazionali. "L'Italia, oggi membro del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti Umani, si faccia promotrice di un'urgente ricognizione internazionale sulla condizione in cui si trova la collega russa e si adoperi perché sia restituita alla propria attività,alla pienezza della sua liberta'". L'appello di Siddi è sostenuto dall'associazione "Articolo21" che, fa sapere in una nota, "si attiverà, d'intesa con le organizzazioni sindacali e professionali italiane per reclamare in ogni sede l'immediata liberazione della collega Larissa Arap". (AGI)