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Sindacale 07 Mar 2007

Fnsi: “Per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo e per la pace in Afghanistan manifestazione dei giornalisti romani l'8 marzo in Campidoglio”

“Daniele Mastrogiacomo libero, da subito. Lo chiedono i cittadini italiani e, con una preoccupazione particolare, le colleghe e i colleghi giornalisti che domani parteciperanno, in piazza del Campidoglio a Roma, ad una manifestazione per la liberazione dell’inviato di “Repubblica”.

“Daniele Mastrogiacomo libero, da subito. Lo chiedono i cittadini italiani e, con una preoccupazione particolare, le colleghe e i colleghi giornalisti che domani parteciperanno, in piazza del Campidoglio a Roma, ad una manifestazione per la liberazione dell’inviato di “Repubblica”.

La Segreteria della Federazione della Stampa è in costante contatto con i Ministeri degli Esteri e della Difesa che, al momento, non hanno informazioni più precise sulla situazione di Mastrogiacomo. E’ importante, in queste ore, realizzare quella straordinaria mobilitazione del mondo dell’informazione e dell’opinione pubblica che, in altre circostanze, tanto ha contribuito ad un positivo esito di sequestri di italiani in Afghanistan, in Iraq e in altri luoghi di conflitto. La partecipazione alla manifestazione di domani di esponenti del mondo islamico, dell’ambasciata afghana in Italia e della comunità di quel Paese a Roma, può rappresentare un ponte di comprensione e di solidarietà che speriamo possa determinare le condizioni per l’immediato rilascio di un giornalista il cui unico scopo era ed è quello di raccontare da testimone una realtà difficile e scomoda. La Fnsi ringrazia il Sindaco di Roma e l’Associazione Stampa Romana per la grande disponibilità a realizzare un momento di riflessione e di partecipazione all’ansia dei familiari e dei colleghi di Daniele”. "PER LA LIBERAZIONE DI DANIELE MASTROGIACOMO. PER LA PACE IN AFGHANISTAN". ORE 12,30: MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO DI STAMPA ROMANA, COMUNE DI ROMA E COMUNITÀ AFGHANA. ORE 13,30: ALLA TORRETTA REPORTAGE E TESTIMONIANZE DA KABUL Domani alle 12.30, in piazza del Campidoglio, si terrà una manifestazione per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo il giornalista di "Repubblica" rapito in Afghanistan, nel corso della quale sarà esposta la sua gigantografia, come avvenuto in altre analoghe circostanze. Si tratta di una iniziativa decisa stamane dal Sindaco Walter Veltroni e dalla Segretaria dell'Associazione Stampa Romana Silvia Garambois, alla quale parteciperà anche il Direttore di "Repubblica" Ezio Mauro. Particolarmente significativa sarà anche la presenza della Principessa Fatima Zaher, Primo Consigliere dell'Ambasciata afghana in Italia e di Qorbanali Esmaeli, Presidente della Comunità afghana nel nostro Paese. Parteciperanno alla manifestazione - che vuole essere anche un appello per la pace in Afghanistan - rappresentanti delle istituzioni (hanno già confermato la presenza, tra gli altri, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e la Sen.Rosa Calipari). Anche inviate di guerra come Daniela Binello e Tiziana Ferrario saranno In piazza del Campidoglio, così come il Segretario nazionale della FNSI Paolo Serventi Longhi. Al termine della manifestazione in Campidoglio, verso le ore 13,30 circa, è confermato l’appuntamento per tutte le giornaliste e i giornalisti all’Associazione Stampa Romana, piazza della Torretta, 36, Salone del I piano, dove la giornata proseguirà con i nostri ospiti e con la riproduzione su grande schermo di rèportage sull’Afghanistan, in particolare – nella ricorrenza dell’8 marzo - sulle donne. Verrà proposto tra l’altro il video-rèportage di Daniela Binello, “Ultime della classe”, otto minuti “rubati” nel reparto maternità dell’ospedale di Herat, dove si muore ancora di parto, e la testimonianza di Tiziana Ferrario, autrice di “Il vento di Kabul” (edito da Baldini Castoldi - Dalai), un viaggio per capire perché la pace e la stabilità siano ancora così lontane nella terra che ha ospitato Osama Bin Laden e i campi di addestramento di Al Qaeda. Insieme a noi ci saranno ancora i rappresentanti della Comunità afghana, che ci offrono anche l’opportunità di assaggiare alcuni piatti tipici, i salati “sambusặ” e i dolci “baghlava”, brindando con il “chai”.

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