Un tavolo di lavoro fra giornaliste e parlamentari donne. Un'agenda di iniziative comuni che spezzi l'isolamento in cui spesso si trovano le donne sia in politica sia nell'informazione, in qualsiasi area di competenza operino. Numerose parlamentari hanno risposto all'invito rivolto dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi alle elette di tutti gli schieramenti.
Tra gli obiettivi di questo "gruppo di lavoro e di confronto", che si è incontrato oggi e che tornerà a riunirsi a settembre nella sede del sindacato nazionale dei giornalisti, c’è la realizzazione di iniziative sui temi dei diritti e della rappresentatività delle donne impegnate nella politica e nell'informazione. L’intento è valorizzare talenti, esperienze e fare emergere il punto di vista femminile in tutti i campi e su questa base promuovere norme, provvedimenti e politiche di sostegno. Giornaliste e parlamentari si sono trovate d’accordo nel giudicare indispensabile, per la democrazia di questo Paese, una maggiore presenza delle donne nei luoghi di rappresentanza e di decisione. Anche con lo strumento delle cosiddette quote rosa. Le giornaliste della Cpo condividono la posizione delle parlamentari quando chiedono presenze di vertice nelle Commissioni bicamerali. A partire da quella di Vigilanza sul sistema radiotelevisivo. Proprio perché nel servizio pubblico, come la cronaca recente ha confermato, è urgente ridare dignità al ruolo e all'immagine della donna. Ma anche nel resto del sistema dei media vanno superati gli stereotipi di sesso con cui si continua a raccontare la realtà. Le parlamentari a loro volta concordano sulla necessità di una maggiore presenza delle giornaliste nei luoghi decisionali, perché solo così può cambiare la selezione e l’ottica delle notizie dando un’equilibrata rappresentazione di una società composta, lo ricordiamo, al 52 per cento da donne.