Fnsi e Usigrai
per la difesa
del servizio pubblico
radiotelevisivo
"La difesa del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo, della qualità e dell’indipendenza dell’informazione rappresentano più che mai una delle priorità assolute della Federazione della Stampa e dell’Usigrai. L’assenza di una soluzione soddisfacente del conflitto di interessi del presidente del Consiglio, che resta e resterà - temo a lungo - il più grande editore di televisioni e di carta stampata d’Italia, ha influenzato l’attività di esponenti del Governo e della maggioranza nel mese di agosto". Lo ha dichiarato Paolo Serventi Longhi. Il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana aggiunge: "Il Ministro Gasparri ha fatto in una intervista alcune proposte di riforma dell’emittenza che intende sottoporre tra pochi giorni al Consiglio dei Ministri, proposte che suscitano preoccupazione e che, per quello che ha detto lo stesso Ministro, non corrispondono alle richieste di più forte pluralismo avanzate dallo stesso Capo dello Stato. La FNSI è disposta a discuterne ma non accetterà soluzioni tendenti a privilegiare soltanto il competitore della RAI. Lo stesso balletto attorno ai diritti del calcio sembra favorire gli interessi dei privati rispetto a quelli della stessa RAI e degli utenti del servizio pubblico. L’azienda RAI ha del resto proseguito con assunzioni e nomine esterne e dirette in particolare a favorire esponenti politici e giornalisti provenienti dalla Lega Nord, mentre il direttore del TG3 è stato costretto a rivendicare giustamente , a norma del contratto, il proprio ruolo previsto dal contratto giornalistico nei confronti di un vice direttore leghista. Ultimo, ma non residuale problema per il carattere simbolico che assume è l’assenza dai palinsesti di Michele Santoro e della sua redazione con un assurdo provvedimento disciplinare avviato in agosto ma lo stesso Enzo Biagi e d altri giornalisti di prestigio non sembrano avere il futuro garantito. In questo ambito le riunioni del Consiglio dei Ministri dei prossimi giorni e del Consiglio di Amministrazione della RAI del 30 agosto rappresentano momenti davvero rilevanti per verificare gli obiettivi del Governo i cui comportamenti finora continuano a non essere trasparenti. Sarà quindi un difficile autunno nel quale il sindacato dei giornalisti FNSI e l’USIGRAI, l’organismo che rappresenta i colleghi della RAI, dovranno sostenere l’esigenza che il Governo di Silvio Berlusconi si ponga il problema di uno sviluppo equilibrato e pluralista del sistema dell’informazione radiotelevisiva e stampata, capace di fugare i rischi del pensiero unico".