Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa Romana esprimono «solidarietà ai colleghi che, esercitando il loro diritto di cronaca, hanno provato a domandare, tra le altre cose, all'onorevole Antonio Angelucci se intenda ancora acquistare l'agenzia di stampa Agi». È quanto si legge in una nota congiunta diffusa domenica 2 giugno 2024.
«La reazione minacciosa che hanno ottenuto - proseguono Fnsi e Stampa Romana - racconta bene perché da oltre quattro mesi la redazione dell'Agi si batta a tutela del rispetto del pluralismo e dell'indipendenza dell'informazione. Non si era ancora visto un editore, per di più parlamentare della Repubblica, rivolgersi così ai giornalisti».
Usigrai: «Inaccettabili gli insulti del parlamentare/editore Angelucci ai giornalisti»
Il giornalismo è fatto di domande ma l'imprenditore, parlamentare ed editore Angelucci che 'invita' i cronisti che le fanno ad andare a lavorare coprendoli di insulti, mostra di avere una idea diversa della democrazia e del giornalismo.
L'Usigrai esprime solidarietà ai colleghi insultati da Angelucci e rinnova vicinanza e attenzione per le colleghe e i colleghi dell'Agi impegnati da mesi a scongiurare la possibilità che l'Eni, attuale proprietaria, ceda l'agenzia di stampa oggi in mano pubblica proprio ad Angelucci.
L'ipotesi che l'Eni venda ad Angelucci, parlamentare della Lega e proprietario di versi giornali, pone un enorme problema di concentrazione editoriale e di conflitto di interessi che solo la politica italiana si ostina a non voler vedere e risolvere.
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