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Fnsi 15 Dic 2004

Fnsi e Gus nazionale contestano il bando di concorso per l'assunzione di 15 addetti stampa al Consiglio regionale del Lazio

Fnsi e Gus nazionale contestano il bando di concorso per l'assunzione di 15 addetti stampa al Consiglio regionale del Lazio

Fnsi e Gus nazionale contestano il bando di concorso per l'assunzione di 15 addetti stampa al Consiglio regionale del Lazio

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Stampa Romana comunicano: “La Fnsi, l’Asr, il Gus nazionale e il cdr degli uffici stampa del Consiglio regionale del Lazio manifestano forte meraviglia ed esprimono deciso disaccordo sui punti qualificanti del bando di concorso pubblico indetto dal Consiglio Regionale per la copertura di 15 posti di addetto stampa. Se da una parte il sindacato dei giornalisti apprezza l’impegno per dotare l’ente di una stabile struttura inserita nella sua pianta organica garantendo contratti a tempo indeterminato, dall’altra sottolinea come tale bando di concorso evidenzi profonde carenze e insopportabili omissioni. Innanzitutto non si fa mai cenno alla legge 150/2000 istitutiva degli uffici stampa pubblici, non si prende in considerazione il protocollo d’intesa sottoscritto da tutti i presidenti dei Consigli regionali nel 2002 che prefigura, tra l’altro, l’applicazione del contratto giornalistico per gli addetti e i capi uffici stampa dei consigli regionali, non si prevede, ad oggi, nella commissione esaminatrice nessuna delle istituzioni della categoria dei giornalisti: Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Ordine dei Giornalisti. Inoltre, anche dal punto di vista puramente amministrativo, la Fnsi, l’Asr e il cdr degli uffici stampa del Consiglio regionale del Lazio fanno notare che al fine del bando di concorso l’inserimento degli addetti stampa nella categoria D con posizione economica iniziale D1 non è accettabile. Infatti, nel contratto delle Regioni e degli Enti locali (revisione del sistema delle classificazione del personale non dirigente) il personale iscritto ad un ordine professionale, compreso quello giornalistico, è collocato sì nella categoria D, ma per il dpr 347/83, come interpretato dal dpr 333/90, queste figure vanno ascritte al VIII qualifica funzionale con trattamento tabellare iniziale D3. Per questi motivi e per le evidenti incongruenze con normative legislative e contrattuali la Fnsi, l’Asr, il Gus nazionale e il cdr degli uffici stampa del Consiglio regionale chiedono un incontro urgentissimo al Presidente e all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio al fine di rivedere profondamente il bando di concorso”.

@fnsisocial

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