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Sindacale 29 Gen 2008

Fnsi e Assostampa Lombarda: “Forte preoccupazione per i licenziamenti a Stop” Il comunicato della redazione

“Allo storico settimanale Stop vengono licenziati quattro giornalisti e due impiegati. L’editore ha motivato il drastico provvedimento perchè intende affidare a un service la produzione dei contenuti della testata.

“Allo storico settimanale Stop vengono licenziati quattro giornalisti e due impiegati. L’editore ha motivato il drastico provvedimento perchè intende affidare a un service la produzione dei contenuti della testata.

L’editore Marco Sutter, padrone dell’Edizioni Mimosa che manda in edicola quindici testate finge di non conoscere il contratto nazionale che impedisce il ricorso a service sostitutivi della produzione interna. Paradossalmente se ne ricorda quando chiede all’Associazione lombarda e all’intero sindacato dei giornalisti il nulla osta per licenziare il fiduciario sindacale della testata. Inaccettabile. Fnsi e Alg denunciano le scorrettezze, le violazioni contrattuali e l’illegittimità del provvedimento e chiedono immediatamente l’avvio del confronto sindacale ai sensi del contratto nazionale e delle leggi vigenti”. Comunicato della redazione di Stop “Quindici testate e quasi zero giornalisti. In due parole, il quadro attuale delle Edizioni Mimosa che con atto improvviso, anti sindacale ed estraneo ad ogni norma contrattuale, ha licenziato (con decorrenza immediata) quattro giornalisti e due impiegati di Stop, tutta la redazione, in pratica, salvo il vice direttore e il direttore della testata. La motivazione data dall’Amministratore Delegato delle Edizioni Mimosa, signor Marco Sutter, alla fiduciaria di Stop tramite lettera, è legata al calo delle vendite della storica testata e alla decisione di esternalizzare la stessa a un service editoriale. I colleghi sanno bene che i service editoriali, realtà cresciuta in modo abnorme in questi ultimi anni e costituiti da personale precario e prevalentemente non giornalistico, rappresentano per il sistema dell’informazione un attacco alla professionalità dei giornalisti che con la loro opera valorizzano giornali e riviste e garantiscono al pubblico qualità e correttezza dell’informazione. Accennavamo all’inizio della quasi inesistente presenza di giornalisti professionisti preposti alla realizzazione delle undici testate delle Edizioni Mimosa. Solo, appunto, Stop vantava una redazione degna di questo nome, per le altre l’azienda si avvale di personale che se pur presente nella casa editrice, ha contratti di collaborazione.... Facciamo altresì notare che l’operazione delle Edizioni Mimosa, già di per sé discutibile dal punto di vista delle norme contrattuali e delle vigenti leggi in materia di lavoro, non ha rispettato neanche le minime norme che sottendono a una normale relazione tra datore di lavoro e lavoratori. Brutalità e mancanza totale di comunicazione, dunque, di rispetto della professionalità dei giornalisti e degli impiegati che da anni consentivano ogni settimana l’uscita della testata. Nessuno merita trattamenti simili, men che meno chi alle sue spalle può vantare una lunga, in qualche caso lunghissima “militanza” nello stesso giornale. Gravissimi, dunque, modi e termini dell’operazione, all’editore andrebbe ricordato che anche se non è stato rinnovato il contratto nazionale dei giornalisti, sussistono regole ben precise: i giornali sono fatti dai giornalisti. Giornalisti e impiegati di Stop percorreranno insieme tutte le strade necessarie per ostacolare questi piani che non portano beneficio a nessuno, non alla nostra categoria e neanche ai lettori, privati dell’apporto professionale di lavoratori competenti. per la redazione di Stop la fiduciaria sindacale Marina Di Leo

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