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Sindacale 21 Mar 2008

Fnsi e Associazioni regionali di stampa esigono chiarezza e trasparenza nelle operazioni di cessione de l’Unità

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Associazione Stampa Romana, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, l’Associazione Stampa Toscana e l’Associazione Stampa Emilia-Romagna comunicano: “L’Unità ha bisogno di chiarezza.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Associazione Stampa Romana, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti, l’Associazione Stampa Toscana e l’Associazione Stampa Emilia-Romagna comunicano: “L’Unità ha bisogno di chiarezza.

Le operazioni per la cessione del giornale fondato da Antonio Gramsci, comprensibilmente, sono condotte dalla proprietà con riservatezza, ma l’ipotesi di un nuovo acquirente che sarebbe individuabile nel gruppo di Gian Gaetano Caso suscita molte preoccupazioni ed enormi perplessità. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, insieme con le Associazioni regionali di stampa Romana, Lombarda, Toscana e dell’Emilia-Romagna, condividono e sostengono le iniziative per la trasparenza, la coerenza di ogni iniziativa imprenditoriale con la storia e l’identità del quotidiano, la garanzia di una proprietà attrezzata, affidabile e credibile sotto ogni punto di vista. Il gruppo Caso, nel recente passato, è stato al centro di operazioni editoriali che definire discutibili è forse dire poco. Il Sindacato dei Giornalisti, tra l’altro, ha ben presenti i gravi contenziosi ancora aperti per la brevissima esperienza del quotidiano sportivo Dieci, culminati con il licenziamento dei giornalisti che avevano osato scioperare perché senza stipendio da mesi. Sono vicende tutt’altro che rassicuranti, come dimostrano anche le condanne dell’editore per comportamento antisindacale. Il Sindacato dei giornalisti chiede all’attuale proprietà e all’azionista politico di riferimento uno sforzo straordinario per soluzioni che, accanto ai valori che qualificano l’identità del giornale, nell’eventuale mutamento della compagine azionaria risultino chiaramente di garanzia sul piano gestionale, come su quello finanziario e del rispetto dei valori espressi dall’attività professionale dei giornalisti e della democrazia del lavoro. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e le Associazioni regionali di stampa auspicano che l’attuale proprietà e l’azionista politico di riferimento diano risposte convincenti e in tempi brevi, onde diradare le nubi e i problemi di una condizione di stagnazione in cui versa il giornale che ha indotto i colleghi dell’Unità a proclamare uno sciopero per il 26 marzo prossimo. Agli eventuali acquirenti, che oltre Caso dovessero manifestarsi, l’appello a presentare proposte concrete e qualificate”.

@fnsisocial

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