“La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa ha deciso di declinare l’invito rivolto dalla Fieg al Presidente e al Segretario Generale Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi ad essere presenti senza che sia previsto un intervento della Fnsi, a un convegno internazionale organizzato per domani dalla Federazione degli Editori che si svolgerà nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma. Tycoon e manager editoriali di alcuni principali gruppi mondiali si confronteranno con i Presidenti della Confindustria e della Fieg e con il Vice direttore della Stampa su temi che riguardano il lavoro giornalistico, in assenza delle organizzazioni rappresentative dei giornalisti.
E’ l’ennesima grave sottovalutazione della quotidiana fatica di chi, nelle redazioni, è chiamato a fare i conti ogni giorno con modelli produttivi integrati, frutto della convergenza tecnologica. Nella presentazione del convegno la Fieg parla di “forti resistenze a trarre le logiche conseguenze da un processo che richiede sempre più strutture produttive integrate”. Se ne parla evitando di illustrare le ragioni per le quali la Fieg rifiuta di trattare con i giornalisti italiani proprio le conseguenze del cambiamento sull’informazione. Gli editori, infatti, continuano a ignorare le disponibilità manifestate dalla Fnsi, e ribadite dalla recente Conferenza dei Cdr, sulla multimedialità e, perfino, su un possibile accordo transitorio. Tutto ciò avviene in una situazione di sostanziale blocco delle iniziative di riforma legislativa sui temi dell’informazione e dei confronti avviati dal Governo sui temi del mercato del lavoro giornalistico, del precariato, delle tutele previdenziali e, soprattutto, sul contratto di lavoro giornalistico. Esprimiamo la delusione del Sindacato dei giornalisti per dilazioni e ritardi nella soluzione di problemi che potrebbero aiutare il ripristino di corrette relazioni sindacali nel settore. Ci rammarichiamo di essere costretti a manifestare il grave disagio dei giornalisti italiani per le timidezze dell’Esecutivo. Chiederemo, per questa ragione, un incontro urgente al Presidente del Consiglio Romano Prodi. Il Sindacato dei giornalisti, che deciderà nei prossimi giorni le azioni di mobilitazione e di sciopero, promuoverà manifestazioni pubbliche di informazione e di dialogo nelle immediate vicinanze delle sedi nelle quali si svolgeranno tutti i prossimi congressi di partito e le altre iniziative politiche nazionali e territoriali.