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Sindacale 13 Giu 2007

Fnsi: “Chiuso il tavolo tecnico al Ministero del Lavoro: ennesima provocazione della Fieg che ha respinto la proposta del Governo sul lavoro autonomo” Oggi Consiglio Nazionale

“La Federazione della Stampa ritiene concluso il tavolo tecnico aperto al Ministero del Lavoro con la Federazione degli Editori e con l’Inpgi sul mercato del lavoro giornalistico, sul lavoro autonomo, sulla previdenza e sugli ammortizzatori sociali. Per l’ennesima volta oggi (13 giugno) i rappresentanti degli editori hanno respinto ogni ipotesi di intesa su una bozza di proposta ministeriale che per la prima volta pone seriamente il problema del lavoro autonomo giornalistico.

“La Federazione della Stampa ritiene concluso il tavolo tecnico aperto al Ministero del Lavoro con la Federazione degli Editori e con l’Inpgi sul mercato del lavoro giornalistico, sul lavoro autonomo, sulla previdenza e sugli ammortizzatori sociali. Per l’ennesima volta oggi (13 giugno) i rappresentanti degli editori hanno respinto ogni ipotesi di intesa su una bozza di proposta ministeriale che per la prima volta pone seriamente il problema del lavoro autonomo giornalistico.

Dopo cinque mesi di riunioni la Fieg, nel respingere la proposta, ha chiesto oggi, in maniera strumentale, altri due mesi di tempo per formulare proprie nuove valutazioni. La Fnsi ha invece apprezzato il lavoro del Ministero, pur sostenendo alcune richieste di modifica formulate dall’Inpgi, ed ha invitato il Governo a predisporre in tempi brevissimi i provvedimenti legislativi per i giornalisti che dovranno essere contenuti nella più generale riforma del Mercato del Lavoro al centro del confronto Governo-Imprenditori-Sindacati a Palazzo Chigi. La Fieg ha chiesto invece la conferma di tutte le attuali normative che, in particolare sul lavoro autonomo, discriminano i giornalisti dalle altre categorie di lavoratori. La Fnsi, insieme all’Inpgi, ha anche chiesto che il Governo si faccia carico di una situazione occupazionale che si va rapidamente deteriorando come dimostrano le numerose dichiarazioni di esuberi di giornalisti da parte di aziende di tutto il Paese che minacciano di aprire una devastante stagione di ricorso massiccio ai prepensionamenti. Una situazione che, sommandosi al gravissimo stallo per il rinnovo del contratto, rischia di espellere dal lavoro centinaia di professionisti qualificati e di grande esperienza e, nello stesso tempo, di mettere nuovamente in difficoltà i conti dell’Istituto di Previdenza vanificando la recente riforma delle prestazioni. Proprio ieri l’azienda che edita il quotidiano “Dieci”, nella quale è coinvolta la famiglia di Alberto Donati, responsabile dei rapporti sindacali della Fieg e legato a vario titolo ad alcune società editrici fallite negli ultimi anni, ha annunciato la sospensione delle pubblicazioni dopo soli tre mesi, nei quali non sono state corrisposte le retribuzioni. Il peggioramento della già grave situazione del giornalismo italiano sarà esaminata la prossima settimana, il 20 e 21 giugno, dal consiglio nazionale per decidere immediate iniziative a tutela dell’autonomia sindacale e previdenziale dei giornalisti”.

@fnsisocial

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