La Rai ha approvato da poche settimane appena il nuovo contratto di servizio, ma già dimostra di volerlo violare. Nei confronti delle redazioni di Isoradio e del CCISS si continua a comportare come se non sapesse dell’importante ruolo che il contratto assegna all’informazione giornalistica dei canali di pubblica utilità e di sicurezza stradale.
L’azienda ha trasferito di recente al GR Parlamento i colleghi ai quali le sentenze della magistratura avevano imposto di applicare il contratto giornalistico. Si rifiuta però di sostituirli e soprattutto evita di contrattualizzare come giornalisti gli altri colleghi che lì continuano a lavorare. E’ una scelta miope: questi trucchi non serviranno ad impedire i pronunciamenti della magistratura per tutti i componenti delle redazioni. Smetta la Rai di demandare alle aule di giustizia, con il contorno di costose cause, un riconoscimento contrattuale che è dovuto. La Fnsi, l’ASR e l’Usigrai sollecitano la Commissione Parlamentare di Vigilanza, che in queste settimane passa al vaglio il testo del contratto di servizio siglato fra la Rai ed il Ministero della Comunicazione, a non accettare che il servizio pubblico eluda un atto essenziale a potenziare la qualità della sua offerta informativa.