Firmato il contratto nel settore delle Telecomunicazioni: interessa 120mila addetti. L'aumento medio sarà, a regime, di 97 euro; è prevista anche una "una tantum" di 500 euro. Importante riduzione dell'impatto delle legge Biagi con un tetto del 15 per cento per contratti a termine, inserimento e part-time. Migliorata la normativa sulla malattia.
Accordo per il rinnovo del contratto delle telecomunicazioni che interessa circa 120 milaaddetti. L'aumento medio a regime e' di 97 euro. Sono previste due tranche: 60 euro dall'1 gennaio 2006 e 37 euro dall' 1 ottobre. E' prevista anche una "una tantum" di 500 euro. L'accordo che interessa i lavoratori della Telecom e delle altre aziende del settore (come Tim, Vodafone, Wind, H3G, Albacom, Fasteweb ecc) prevede oltre agli aumenti per il biennio economico (2005-2006, il contratto era scaduto a fine 2004) anche un ''contenimento'' dell'impatto della legge Biagi con l'introduzione di causali per i contratti a termine, l'inserimento e il part time, e un tetto all'uso di queste tipologie (il 15% sul totale del personale). Inoltre - sottolineano i sindacati - viene assicurato l'impegno delle aziende all'assunzione a tempo indeterminato del 70% degli apprendisti al termine del periodo di apprendistato. Viene inoltre regolamentata - spiegano ancora i sindacati - tutta l'area dei diritti (come quella del diritto allo studio) e viene migliorata la normativa sulla malattia con particolare attenzione alle gravi patologie. ''Si tratta - dice il segretario nazionale della Uilcom Bruno di Cola - di un importante risultato che premia la determinazione dei lavoratori e rilancia il ruolo negoziale del sindacato nel rafforzamento dei diritti e la difesa del salario. Il risultato e' frutto di un costante dialogo tra le parti, che ha permesso di superare i pregiudizi. Questo contratto rafforza l'area contrattuale delle telecomunicazioni e consentira' di affrontare meglio le dinamiche di un settore in continua evoluzione''. (ANSA) Il ministro del Welfare Roberto Maroni si ''rammarica'' della riduzione dell'impatto della legge Biagi nei contratti ma ribadisce i buoni risultati della riforma del mercato del lavoro sul fronte dell'occupazione. Nell'accordo raggiunto oggi per il contratto delle tlc, i sindacati hanno sottolineato che e' stato ridotto l'impatto delle leggi Biagi. ''Abbiamo creato strumenti che abbiamo messo a disposizione delle imprese - ha detto - flessibilita' regolata per far aumentare l'occupazione. L'occupazione sta aumentando, io sono soddisfatto degli effetti che la legge Biagi sta producendo. E' chiaro che se nella contrattazione le parti decidono di ridurre la flessibilita' posso solo rammaricarmene ma sono loro che decidono. Prendo atto di queste decisioni ma nel suo complesso la legge Biagi sta creando un mercato del lavoro italiano che e' in controtendenza rispetto ai mercati europei. Aumenta l'occupazione e aumenta l'occupazione stabile''. (ANSA)