È stata assai partecipata e ricca di emozioni la serata organizzata dall'Associazione Stampa Toscana e dal Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi all'Hotel Mediterraneo di Firenze, martedì 14 dicembre. I riconoscimenti sono andati alla memoria di Paola Nappi, la collega della Rai colta da un grave malore mentre era inviata all'Isola del Giglio per raccontare il dramma della Costa Concordia, alla memoria del direttore della sede Rai per la Toscana, Andrea Jengo, anche lui recentemente scomparso, al presidente dell'Empoli Calcio Fabrizio Corsi, alle calciatrici della nazionale afghana ed al loro allenatore che sono riuscite a fuggire dai talebani e sono rifugiate a Firenze, all'atleta paralimpica ipovedente aretina Nadia Bredice, medaglia di bronzo ai mondiali di paraclimbing.
Hanno partecipato alla cerimonia di premiazione magistrati, amministratori pubblici, protagonisti dello sport e giornalisti, accolti dal presidente dell'Ast, Sandro Bennucci, con i vicepresidenti, Patrizia Centi e Franco Vannini, e dal presidente dell'Ussi Toscana, Franco Morabito.
«Dopo la sosta forzata a causa della pandemia – ha detto Bennucci – torniamo in presenza a questo appuntamento che non è solo un'occasione di augurio, ma di incontro per riflettere sulla nostra professione oggi, le difficoltà e le criticità crescenti e di fronte alle quali il sindacato dei giornalisti non ha mai lasciato indietro nessuno».
Particolare emozione per i riconoscimenti alla memoria a Paola Nappi e ad Andrea Jengo, che durante il suo mandato aveva "aperto le porte" della sede Rai, e una grande festa per le ragazze di Herat che sono riuscite, grazie al Cospe, al Comune e alla prefettura di Firenze, ad arrivare sane e salve a Firenze - «L'Italia è oggi in nostro Paese», ha detto una di loro ringraziando per il premio –, per il presidente Corsi, nel quale i giornalisti hanno visto l'esempio di un calcio pulito e segnato dal fairplay e per Nadia Berenice, che, esempio di tenacia, ha ritirato il premio accompagnata dal suo fedelissimo cane guida.
Nel corso della serata hanno preso la parola gli ospiti tra cui i familiari di Paola Nappi e di Andrea Jengo, il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana Giuseppe Giulietti (che ha messo in guardia i giornalisti dal farsi «condizionare dal cinismo imperante perché occorre sempre battersi per la libertà non solo dei giornalisti, ma per tutti coloro i quali la vedono minacciata»), il presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, appena eletto e alla sua prima uscita pubblica, così come il neoeletto presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini, il segretario dell'Usigrai Daniele Macheda ed il suo predecessore Vittorio Di Trapani, la caporedattrice della Tgr Toscana, Cristina Di Domenico, e il vicedirettore della Tgr Guido Torlai.
Di grande significato gli interventi del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, dell'assessora comunale di Firenze Sara Funaro, che con Anna Meli del Cospe si è adoperata per mettere in salvo le atlete afghane, e del prefetto di Firenze, da poco insediato, Valerio Valenti. Molti tra gli ospiti i magistrati, con i quali Ast e Ordine stanno mettendo a punto il nuovo protocollo per assicurare a giornalisti, telecineoperatori e fotoreporter le modalità di accesso al palazzo di giustizia, che nel rispetto delle norme, consenta di svolgere il delicato compito di informare: il presidente della Corte d'Appello Alessandro Nencini, il procuratore generale Marcello Viola, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, che alla recente assemblea annuale dell'Ast aveva esortato i giornalisti a non tacere mai e a battersi per la propria dignità e per il proprio lavoro.