Il Consiglio Direttivo del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige «denuncia pubblicamente il comportamento dell'editore Davide Demarchi e della direttrice Marica Terraneo di RTTR, che non si sono resi disponibili alla prosecuzione del confronto sindacale e sono pertanto venuti meno agli impegni presi, annullando l'incontro di domani 15 dicembre preso 40 giorni fa (che si sarebbe potuto tenere anche in videoconferenza) ed avviando trattative private con i colleghi quando è tuttora aperto un tavolo sindacale».
In una nota il sindacato regionale ricostruisce le tappe della vicenda. «Nell'ultimo incontro del 4 novembre – spiega –, Demarchi e Terraneo avevano preso l'impegno di presentare entro il 15 dicembre, dopo averlo fatto slittare da metà settembre, il nuovo piano di riorganizzazione aziendale, che prevederebbe anche una incomprensibile modifica degli orari di lavoro attualmente e da sempre suddiviso su 5 giorni la settimana per tutta la redazione. Nessuna risposta formale scritta inoltre è arrivata al Sindacato dei giornalisti né agli interessati sulla regolarizzazione di due persone che lavorano come giornalisti dipendenti da 20 e 5 anni, camuffati da partite Iva».
Una situazione che il Direttivo dell'Assostampa bolla come paradossale e che «interessa una giornalista donna, madre di due figli, costretta ad una ventennale precarietà, ed un collega – prosegue il sindacato regionale – da 5 anni costretto anch'egli a lavorare come precario con la reiterata promessa di iscrizione all'Albo dei praticanti giornalisti, finora mai avvenuta, lasciato senza lavoro dopo l'intervento del Sindacato e dell'Ordine dei giornalisti. Senza considerare la conseguente evasione contributiva Inpgi e le ulteriori violazioni riscontrate in contratti e buste paga».
Situazione «di irregolarità ed illegittimità – conclude il Direttivo regionale – che il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige sottopone alla Provincia Autonoma di Trento per le decisioni conseguenti alla concessione di contributi pubblici ed al Collegio di Disciplina dell'Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige per i profili deontologici in capo alla direttrice responsabile».
Al fianco dell'editore si schiera Aeranti-Corallo, l'associazione delle imprese radiotelevisive locali, che in una nota esprime «solidarietà all'editore e al direttore di Rttr di Trento». Aeranti-Corallo evidenzia che «Rttr dà occupazione a numerosi giornalisti e applica regolarmente il Ccnl stipulato tra Aeranti-Corallo e Fnsi per il lavoro giornalistico nelle imprese radiotelevisive locali. Peraltro – prosegue l'associazione – Rttr non ha, ad oggi, deciso alcuna riorganizzazione aziendale. Inoltre, sta valutando di procedere, dal prossimo anno, ad alcune nuove assunzioni per l'attività giornalistica e ha interpellato, al riguardo, alcuni dei propri attuali collaboratori».
Nella replica ad Aeranti-Corallo, il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige ricorda all'associazione datoriale che «RTTR, prima di procedere a nuove assunzioni per l'attività giornalistica, dovrebbe sanare le due annose situazioni di abusivato in organico da 20 e da 5 anni, quest'ultimo non iscritto all'Albo dei praticanti dell'Ordine dei giornalisti. Situazione – conclude l'Assostampa – ben nota anche al presidente di Aeranti-Corallo, avvocato Marco Rossignoli».