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Il Castello Estense a Ferrara (Foto: Vanni Lazzari, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)
Associazioni 27 Set 2023

Ferrara, il procuratore della Repubblica rifiuta di incontrare i giornalisti

La richiesta di Aser e Asf era arrivata a seguito della mancata comunicazione di notizie su un omicidio avvenuto l'1 settembre nella città  dell'Emilia-Romagna.

Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia.

Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino.

Da qui la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari.

Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire «a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno Stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di "difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile"».

La lettera del sindacato dei giornalisti al procuratore di Ferrara si conclude con una amara considerazione: «Il nostro timore - le confessiamo - è che, per la Procura da lei diretta, il confronto fra soggetti che tutelano la democrazia sia ritenuto solo una perdita di tempo. E questo, francamente, sarebbe inaccettabile». (Da aser.bo.it, 27 settembre 2023)

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