Gli utenti di Internet sono abituati a leggere comunicazioni e novità postate sui blog o nei forum di discussione di Twitter o Google, ma quelli che stamattina si sono collegati a Facebook hanno trovato direttamente sulla loro pagina personale una lettera aperta del fondatore Mark Zuckerberg che ha comunicato ai 350 milioni di iscritti nuove regole più rispettose della privacy - argomento spinoso per i social network - accettando così critiche e suggerimenti arrivate da tutto il mondo.
Facebook è nato come luogo virtuale di aggregazione per studenti che si tenevano in contatto tramite l'appartenenza a reti geografiche, scolastiche, aziendali, e da allora la
condivisione di dettagli personali si è sempre basata su questo modello. Il nuovo sistema di gestione dei dati coincide praticamente con l'abbandono dell'aggregazione tramite reti
geografiche, ora troppo estese per avere un senso in un social network la cui crescita non conosce sosta (è notizia di oggi che Yahoo! da metà 2010 integrerà i suoi siti con Facebook).
"Con reti così vaste - spiega Zuckerberg - siamo giunti alla conclusione che il modello attuale non sia più il modo migliore per consentire agli utenti di controllare la propria privacy. Considerato che quasi il 50% di tutti gli utenti di Facebook è membro di reti geografiche, questo è per noi un argomento di estrema importanza. Un sistema migliore consentirebbe quindi a oltre 100 milioni di persone di avere un maggiore controllo
sulle proprie informazioni".
Riguardo al cambiamento e alla semplificazione della policy, Facebook aveva già incominciato a muoversi lo scorso luglio dopo una serie di polemiche e la decisione di alcuni utenti di cancellarsi dal social network. Ora gli stessi utenti avranno un ruolo attivo nel processo: nelle prossime settimane Facebook proporrà agli iscritti di verificare e, se lo ritengono, di modificare le proprie impostazioni personali. Successivamente verrà presentata una pagina riassuntiva dei dati inseriti, per un'ulteriore controllo da parte dell'utente. Dopo questa procedura, le informazioni personali saranno sempre condivise,
ma solo con persone 'fidate'. Le impostazioni potranno comunque essere modificate.
"Abbiamo lavorato con impegno per offrirvi le funzioni di controllo che meglio rispondono alle vostre esigenze nella consapevolezza che queste ultime variano da persona a persona - conclude Zuckerberg -. Il modo migliore per trovare quelle più adatte a voi è prendere visione di tutte le opzioni a disposizione e personalizzarle. Vi consiglio di farlo e di valutare attentamente con chi volete condividere i vostri contenuti online". (di Titti Santamato ANSA).