Un appello per salvare le tv locali e una procedura d'urgenza: il governatore della Toscana Enrico Rossi scrive al presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, che ha fatto propria la richiesta di accelerazione al governo e ha già inviato a sua volta una lettera al neoministro allo Sviluppo economico Di Maio. «C'è una fetta di democrazia dell'informazione che sta scomparendo, nel silenzio, ma inesorabilmente. Si tratta del settore delle tv legate ai territori, regionali e locali, che a causa dei contributi previsti e definiti per legge, non erogati dallo Stato, è sull'orlo del tracollo», scrive il presidente Rossi.
Il ritardo nell'erogazione dei contributi statali 2016 e 2017, si legge nel comunicato ufficiale della Regione Toscana, «sta falcidiando infatti il settore delle emittenti locali, che si sono sobbarcate negli ultimi anni pure l'onere degli investimenti tecnologici conseguenti al varo del digitale terrestre. Serve un'accelerazione decisiva affinché queste emittenti, garanzia di giornalismo legato ai territori e vicino ai bisogni dei cittadini, possa sopravvivere».
Le emittenti locali, conclude il governatore Rossi, «hanno beneficiato dal 1999 di contributi statali e questi si sono rilevati un decisivo volano per la crescita dell'occupazione, con graduatorie in gran parte determinate dal numero di dipendenti assunti. Ad oggi sono stati però erogati contributi solo fino al 2015. Per i successivi tre sono stati stanziati 100 milioni ogni anno, ma la nuova procedura, che grava adesso unicamente sugli uffici del ministero, ha allungato ulteriormente i tempi, che già non erano brevissimi in precedenza».
L'Associazione Stampa Toscana, che aveva di recente caldeggiato un intervento, ha ringraziato il presidente Enrico Rossi «che ha scritto alla conferenza Stato Regioni – si legge in una nota del sindacato regionale – per sollecitare il governo a erogare i contributi attesi dalle emittenti televisive locali, ormai in gravissima difficoltà. Si sussurra che in non poche realtà ci siano problemi per pagare gli stipendi ai dipendenti giornalisti e non giornalisti. Per questo Ast aveva chiesto nei giorni scorsi al governatore di farsi carico di questo intervento e ora esprime la sua gratitudine, sperando che il governo ascolti l'appello».