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Sindacale 25 Mag 2006

Emilio Fede rende noti gli stipendi dei giornalisti della testata La redazione del Tg4 proclama sciopero per lunedì 29 maggio Solidarietà dalla Fnsi, dal coordinamento Cdr Mediaset e dal Cdr di Studio Aperto

Il comitato di redazione del Tg4 ha proclamato lo stato di agitazione e indetto per lunedì 29 maggio uno sciopero dei giornalisti della testata. Lo rende noto un comunicato in cui si spiega che il cdr ''giudica inaccettabile, profondamente offensivo, e in aperto contrasto con le norme di legge che regolano il diritto alla privacy, la decisione del direttore Emilio Fede, di rendere pubblici gli stipendi dei giornalisti della testata''.

Il comitato di redazione del Tg4 ha proclamato lo stato di agitazione e indetto per lunedì 29 maggio uno sciopero dei giornalisti della testata. Lo rende noto un comunicato in cui si spiega che il cdr ''giudica inaccettabile, profondamente offensivo, e in aperto contrasto con le norme di legge che regolano il diritto alla privacy, la decisione del direttore Emilio Fede, di rendere pubblici gli stipendi dei giornalisti della testata''.

Il cdr, inoltre, si riserva ''di agire per vie legali'' e ''invita l'Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ad intervenire con urgenza per sanzionare comportamenti censurabili anche sotto il profilo deontologico e professionale''. In un altro documento, separato da quello del cdr, ''l'Assemblea del Tg4 condanna all'unanimità la decisione del direttore di non rinnovare i contratti a termine in scadenza per le colleghe Cristina Scanu e Patrizia Plate'. Decisione - continua il comunicato - che rischia di pregiudicare lo stesso accordo sottoscritto con l' azienda sullo smaltimento delle ferie arretrate e le relative sostituzioni''. Espressa la solidarietà alle due colleghe, il cdr ''chiede al direttore di rivedere la sua decisione ricordando la quantità del lavoro svolto dalle colleghe: circa 500 servizi a testa in due anni di lavoro''. L'Assemblea chiede infine al CdR ''di coinvolgere la FNSI, da sempre impegnata contro lo sfruttamento del lavoro precario nelle redazioni. Una realtà, come dimostra questo episodio - conclude il documento - che si sta diffondendo anche a Mediaset''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Esprimo convinta solidarietà al Comitato di Redazione ed a tutti i colleghi del TG4 per l’inaccettabile ed illegale comportamento del direttore Emilio Fede che ha deciso di rendere noti gli stipendi dei suoi redattori. Si tratta di una violazione palese della legge sulla Privacy e di un comportamento lesivo di corrette relazioni tra azienda, direttore e redazione. I giornalisti del Tg4 hanno giustamente protestato per il mancato rinnovo di due contratti a termine sottolineandone le conseguenze sul piano della funzionalità dell’organizzazione del lavoro, soprattutto alla vigilia delle ferie estive. Bene fa il cdr ad esprimere preoccupazione per una tendenza nazionale delle aziende e di alcuni direttori di “liberarsi” dei contratti a termine e dei colleghi precari in base a giudizi pretestuosi. E’ utile chiedere all’azienda Mediaset di tutelare gli organici, di salvaguardare il diritto dei giornalisti ai riposi e alle ferie e di impedire la diffusione di dati sensibili riguardanti le retribuzioni e i rapporti di lavoro dei singoli colleghi del Tg4”. Coordinamento Cdr, Mediaset intervenga per Tg4 Il coordinamento dei Cdr Mediaset esprime ''piena solidarietà e appoggio al comitato di redazione e ai colleghi del Tg4, sostenendoli nella loro protesta contro l'affissione degli stipendi in bacheca da parte del direttore''. In una nota il ''Coordinamento chiede altresì all'Azienda d'intervenire e prendere posizione su una vicenda che compromette gravemente il rapporto di fiducia tra direttore e redazione; cardine su cui costruire quell'informazione di qualità a cui hanno diritto gli utenti delle reti Mediaset''. (ANSA) Il CdR di Studio Aperto esprime piena solidarietà ai colleghi del TG4 per il comportamento del direttore Emilio Fede. La pubblicazione degli stipendi dei giornalisti, oltre che una caduta di stile senza precedenti, è una violazione della privacy e si rivela come una ritorsione verso la legittima attività sindacale svolta dal CdR del TG4. La richiesta di confermare i contratti determinati a due giornalisti precari non solo rientra nel diritto sindacale, ma fa parte degli accordi aziendali sottoscritti per smaltire l’enorme serbatoio di ferie arretrate dei giornalisti Mediaset. Smaltimento che causa veri e propri buchi in organico nelle redazioni: una realtà destinata ad aggravarsi nel periodo estivo. Il CdR di Studio Aperto invita il Coordinamento dei giornalisti Mediaset a individuare opportune forme di agitazione per sostenere e pubblicizzare lo sciopero indetto dai colleghi del TG4 per il giorno 31 maggio. Comitato di Redazione Studio Aperto

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