Editoria: oggi sciopero generale dei poligrafici di quotidiani e agenzie di stampa. La Fnsi invita i Cdr a favorire la partecipazione dei colleghi alle eventuali manifestazioni territoriali

Editoria: oggi sciopero generale dei poligrafici di quotidiani e agenzie di stampa. La Fnsi invita i Cdr a favorire la partecipazione dei colleghi alle eventuali manifestazioni territoriali

Sciopero generale dei poligrafici di quotidiani e agenzia di stampa per l'intera giornata di lunedl 29 novembre. Lo hanno annunciato le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, ''al fine di impedire l'uscita dei quotidiani nella giornata successiva, 30 novembre'' come si legge in una nota dei sindacati. Lo sciopero si inserisce ''nel quadro delle iniziative di lotta generale per l'indisponibilit` del governo ad aprire un confronto con il sindacato ed i contenuti della legge finanziaria presentata al governo stesso''. (Adnkronos) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Federazione Nazionale della Stampa condivide le preoccupazioni sulla manovra finanziaria del Governo manifestate dalle Confederazioni Sindacali Cgil, Cisl, e Uil che hanno proclamato uno sciopero generale di protesta. L’argomento sarà, peraltro, oggetto di discussione nel Congresso nazionale della Stampa Italiana che aprirà i suoi lavori lunedì 22 a Saint Vincent. In relazione all’astensione dal lavoro dei colleghi poligrafici prevista per lunedì 29 novembre, al fine di impedire l’uscita dei quotidiani di martedì 30, la Federazione della Stampa invita i comitati, i fiduciari di redazione e le Associazioni Regionali di stampa a vigilare per evitare improprie sovrapposizioni di mansioni che avessero lo scopo di vanificare l’esito dello sciopero. I comitati e i fiduciari di redazione sono invitati, inoltre, a favorire la partecipazione dei colleghi ad eventuali manifestazioni promosse a livello territoriale.” La libertà di informare e essere informati I rischi della manovra finanziaria La Federazione Nazionale della Stampa e l’Associazione Ligure dei Giornalisti condividono le preoccupazioni e le critiche sulla manovra finanziaria del Governo espresse da Cgil-Cisl-Uil. Scelte che aumentano le difficoltà per una categoria alla vigilia del rinnovo contrattuale. Categoria, quella dei giornalisti dei diversi giornalismi, sempre più sottoposta all’attacco della deregulation dei contratti, dello sfruttamento del lavoro autonomo, dei free lance (giornalisti, fotogiornalisti, giornalisti dell’on line) ormai diventati quasi la metà del mondo dei vari giornalismi italiani. E dove una giornata di lavoro può anche valere una manciata di euro, pure pagati dopo due mesi di attesa. I giornalisti italiani sono da lungo tempo impegnati (non solo contro le scelte di questo governo e non solo contro la legge Gasparri) nella battaglia sulla vertenza informazione (normativa, di diritti ed economica) per dare tutele e diritti ai meno garantiti, ai colleghi free lance dei vari giornalismi e ai fotocinegiornalisti ai quali molti editori impongono o cercano di imporre tabelle e pagamenti che sono un insulto al lavoro svolto e alla loro dignità. La vertenza informazione è anche per la difesa del servizio pubblico della Rai e dei suoi giornalisti che devono essere autonomi da ogni parte politica e da ogni governo. La vertenza informazione vuole anche dire dare spazio a tutte le voci della società, del mondo del lavoro: il nostro paese non è una casa da grande fratello o un’isola dei famosi. L’isola e la casa dove lavoriamo sono quelle di diritti: · di famoso c’è la volontà dei diritti da difendere e da conquistare per chi non li ha, · di “grande” c’è la determinazione con cui cerchiamo di lavorare per potere affermare sempre la libertà di informare e di essere informati. Per potere scegliere ogni giorno, in edicola, davanti a una tivù o ascoltando una radio, il mezzo, la testata giornalistica che preferiamo. Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure dei Giornalisti