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Fnsi 21 Mag 2004

Editoria, Cdr del Corriere della Sera: "Preoccupati per il futuro". Fnsi: "Va garantita l'indipendenza del Corriere della Sera. Giusta presa di posizione del Comitato di redazione". Polemica lettera al Cdr del presidente della Lombarda

Editoria, Cdr del Corriere della Sera: "Preoccupati per il futuro". Fnsi: "Va garantita l'indipendenza del Corriere della Sera. Giusta presa di posizione del Comitato di redazione". Polemica lettera al Cdr del presidente della Lombarda

Editoria, Cdr del Corriere della Sera: "Preoccupati per il futuro". Fnsi: "Va garantita l'indipendenza del Corriere della Sera. Giusta presa di posizione del Comitato di redazione". Polemica lettera al Cdr del presidente della Lombarda

''I giornalisti seguono con preoccupazione quanto sta avvenendo attorno a via Solferino pronti a individuare le piu' opportune iniziative di mobilitazione, non escluso anche uno sciopero, a difesa del futuro del 'Corriere della Sera': e' quanto ha affermato il cdr del Corriere della sera in una nota. ''Di fronte all'intensificarsi di voci e progetti sul riassetto della proprieta' e del controllo sul primo quotidiano del Paese - si legge nella nota - i giornalisti del Corriere della Sera riaffermano la necessita' di mantenere separata l'informazione dagli interessi esterni. Da qualsiasi parte provengano. Senza prendere posizione per alcuno dei contendenti''. ''I giornalisti - prosegue la nota - ribadendo il ruolo centrale del quotidiano e di coloro che ogni giorno vi lavorano, sottolineano altresi' l'esigenza di uscire da questa incertezza che incide sulla gestione dello stesso quotidiano e mette in stallo l'azienda con le conseguenze negative che si ripercuotono sulla fattura del giornale''. ''Il Comitato di redazione in queste ore ha contattato personalmente, uno per uno, ciascun componente del Patto di sindacato per sollecitare una risposta agli interrogativi gia' indicati nel comunicato sindacale pubblicato sul Corriere della Sera dell'8 maggio 2004. I giornalisti seguono con preoccupazione quanto sta avvenendo attorno a via Solferino pronti a individuare le piu' opportune iniziative di mobilitazione, non escluso anche uno sciopero, a difesa del futuro del Corriere della Sera''. (ANSA). «L'indipendenza del 'Corriere della Serà deve essere garantita da ogni forma di pressione e di condizionamento». È quanto afferma il segretario generale della Fnsi, la federazione nazionale della Stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, per il quale «un impegno in questo senso può essere richiesto legittimamente a tutti coloro che hanno responsabilità di proprietà e di gestione del giornale. La redazione e il direttore devono poter continuare a lavorare in autonomia e in serenità, al servizio dell'informazione e dei lettori». Il sindacato dei giornalisti italiani trova «giusta ed equilibrata la presa di posizione del comitato di redazione del 'Corriere della Serà circa le continue voci di allargamento del patto di sindacato e di possibili entrate ed uscite dalla proprietà del giornale. Il 'Corriere della Serà -ricorda ancora Serventi Longhi- è un patrimonio dell'intero sistema della comunicazione e, soprattutto, dei suoi lettori e di chi vi lavora». (Adnkronos) Cari colleghi, abbiamo preso atto, attraverso le agenzie, del documento che il Cdr ha inviato in difesa dell’autonomia della vostra prestigiosa testata e della libertà di stampa. Possiamo subito dirvi che: · tutti i giornalisti, che ci onoriamo di rappresentare al di là delle loro posizioni culturali, sono con voi. · che il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti (ex Corriere) è al vostro fianco in questa lecita battaglia per il rispetto di una testata storica che anela ad essere autonoma. La vostra battaglia è la nostra. · abbiamo, tuttavia, notato che il vostro comunicato ha ignorato, per errore, il sindacato territoriale (leggi Alg). Il comunicato è stato trasmesso alla Fnsi, alle agenzie e non alla rappresentanza territoriale (volutamente?). Dobbiamo sostenere, in difesa e in tutela e in rispetto di tutti i giornalisti lombardi, a qualunque cultura essi appartengano, che la libertà, l’autonomia dell’informazione, e in questo caso soprattutto quella del Corriere, a cui i vecchi, i pensionati, gli attivi, i giovani sono oltremodo affezionati, non si difendono circondandosi con le mura degli imperatori Ming. Come presidente della Lombarda ritengo che non si affidano a trattati giudiziari, ad atti legali oppure a singoli l’assunto della libertà e della dignità di una testata come la vostra. Il Corriere si può difendere con la mobilitazione generale della categoria che prescinde dagli interessi di un editore. Vi esterno l’affettuosa solidarietà di 7.000 giornalisti iscritti all’Alg. Cordialmente Maurizio Andriolo

@fnsisocial

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