Editoria, Biancheri "La stampa non deve seguire la televisione". Serventi Longhi: "E' un sistema sempre più squilibrato"

Editoria, Biancheri "La stampa non deve seguire la televisione". Serventi Longhi: "E' un sistema sempre più squilibrato"

«La stampa non deve seguire la tv": lo ha affermato il presidente della Fieg, Boris Biancheri intervenendo ad un convegno dei Ds sul sistema dei media. Per Biancheri questo inseguimento non deve avvenire perchè «la televisione farà sempre meglio le cose che la riguardano, mentre la stampa deve avere proprie caratteristiche e sfruttare quello che ha, anche nel campo controverso della pubblicità». Per il presidente della Fieg l'editoria italiana «è alta», e l'ha paragonata a «una persona che ha i suoi anni, relativamente in salute, ma che deve guardarsi dal futuro. Il prodotto, nel complesso, è alto in relazione anche a paesi importanti». E gli editori «non hanno mancato di inventiva, azzeccando gli abbinamenti, che però non possono durare in eterno». Biancheri ha poi affermato che nel settore dei libri la «previsione per il 2004 è che il mercato si chiuderà con 74-75 milioni di copie in più vendute in edicola in un anno, rispetto a 100 milioni di libri venduti nelle librerie. Un fenomeno culturalmente positivo che sta destando interesse anche in molti paesi stranieri». In generale, Biancheri ha poi invitato a «non aspettarsi da Bruxelles la salvezza. Non ci aspettiamo che arrivi l'angelo sterminatore che distrugge i nostri nemici». (ANSA). «Si aggravano sempre di più gli squilibri del sistema": lo ha affermato Paolo Serventi Longhi, segretario della Fnsi, nel corso di un convegno dei Ds. Serventi Longhi ha ricordato che «in 4 anni la carta stampa ha perso 570 milioni di euro di pubblicità, mentre la televisione ha avuto un incremento di 70 milioni di euro. Dopo la legge Gasparri - ha aggiunto - questa forbice si allarga». Per quanto riguarda il sistema radiotelevisivo, per Serventi «Mediaset è favorita, mentre la Rai è condizionata anche da un Cda monco». (ANSA).