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Vertenze 10 Set 2007

E Polis riprende le pubblicazioni Le preoccupazioni dell’Assostampa Sarda

Dopo quasi due mesi di interruzione, i giornali del gruppo editoriale E Polis hanno ripreso le pubblicazioni. Un fatto positivo se indice di libertà e trasparenza. E questo processo ha inteso incoraggiare il sindacato dei giornalisti, che aveva favorito la concessione della cassa integrazione per 136 colleghi. Ma oggi la realtà è un’altra, tanto da dover dire che la ripresa delle pubblicazioni di quotidiani del gruppo Grauso (Rigotti?) non è un valore in sé. Troppe le ombre le illegittimità che si porta dietro.

Dopo quasi due mesi di interruzione, i giornali del gruppo editoriale E Polis hanno ripreso le pubblicazioni. Un fatto positivo se indice di libertà e trasparenza. E questo processo ha inteso incoraggiare il sindacato dei giornalisti, che aveva favorito la concessione della cassa integrazione per 136 colleghi. Ma oggi la realtà è un’altra, tanto da dover dire che la ripresa delle pubblicazioni di quotidiani del gruppo Grauso (Rigotti?) non è un valore in sé. Troppe le ombre le illegittimità che si porta dietro.

La ripresa però avviene al di fuori degli accordi stipulati al Ministero del Lavoro al momento della concessione della cassa integrazione. La Federazione nazionale della Stampa e le associazioni regionali di stampa hanno denunciano violazioni di contratto e di legge che non sono state superate e che da oggi sono sottoposte anche all’attenzione della magistratura. Il Comitato di redazione fa sapere che la ripresa delle pubblicazioni sta avvenendo in un clima di approssimazione organizzativa, che non può non riflettersi sulla qualità del giornale snaturandone le caratteristiche editoriali e mettendo a rischio la professionalità dei giornalisti. Ridotto l’organico (30 giornalisti non sono stati richiamati dalla Cig), cancellate le redazioni (tranne quella centrale di Cagliari), non sono stati forniti adeguati strumenti di lavoro. Nessuna garanzia professionale è stata concordata con la redazione, l’assetto proprietario non è ancora chiaro e non sono stati pagati gli stipendi arretrati ai redattori, né i contributi previdenziali di molti mesi, né i compensi ai 200 collaboratori, per i quali si apre ora una vertenza nella vertenza. Tutto può accadere ma se c’è chi, di fatto, è costretto a pagare per lavorare significa che c’è più di qualcosa che non va. Il clima di pressioni sui redattori, la minaccia di non trovare più il posto di lavoro possono provocare scelte obbligate dei singoli ma non il silenzio e l’impotenza di quanti guardano ai valori e ai diritti collettivi. La vertenza E Polis non si conclude certo con una ripresa delle pubblicazioni, che non significa di per sé, in queste condizioni, più pluralismo. Il sindacato dei giornalisti resta deciso a difendere i diritti dei lavoratori garantiti dalle leggi e dal contratto nazionale di lavoro. TORNA E-POLIS DOPO 2 MESI, FNSI RICORRE IN TRIBUNALE Sono riprese stamane le pubblicazioni delle 15 testate di E-polis, assenti dalle edicole e dai circuiti della distribuzione gratuita dallo scorso 17 luglio per problemi finanziari con lo stampatore Seregni. All’uscita dei quotidiani, fondati dall’editore cagliaritano Nicola Grauso e nel frattempo passati sotto il controllo dell’Abm Merchant di Alberto Rigotti, il direttore Antonio Cipriani ha dedicato le ultime 5 righe di un editoriale dedicato al “V Day” del comico Beppe Grillo: “Per il momento, una buona notizia per tutti: E-Polis è tornato. Dopo un periodo di assenza siamo ancora in campo a dialogare con i lettori, nella speranza di suscitare dibattito e rappresentare il valore della pluralità informativa nelle città. Come prima”. Nel pomeriggio, alle 17.30, è prevista la firma dal notaio per il perfezionamento degli accordi sulle modifiche societarie. Sempre oggi è convocata l’assemblea degli azionisti, che dovrà esprimersi sull’ipotesi di ricapitalizzazione del gruppo. Le modalità di ripresa delle pubblicazioni non sono state apprezzate dal sindacato dei giornalisti: la Federazione nazionale della stampa, assieme all’Assostampa sarda e alle altre associazioni regionali della stampa interessate, stamane hanno depositato in tribunale, a Cagliari, un ricorso per condotta antisindacale nei confronti dell’azienda, denunciando una serie di violazioni di legge. ‘Il pluralismo, - ha commentato il presidente della Fnsi Franco Siddi, - è una cosa troppo seria perché si possa ritenere che una semplice sommatoria di giornali sia sufficiente a garantirlo. La pubblicazione di una testata non è di per sé un valore, se non è accompagnata dal rispetto delle regole e dei diritti’. ‘I singoli, per disperazione o perché nobilmente credono in quello che fanno, - ha aggiunto Siddi, - possono anche farsi mettere la corda al collo, ma non si può lasciare che vengano impiccati i diritti collettivi. Chiederemo agli ispettori del lavoro di fare tutte le verifiche sul rispetto delle prescrizioni che la legge prevede per il lavoro a domicilio, in assenza di accordi sindacali’. Mercoledì, nella sede dell’Assostampa sarda, in via Barone Rossi a Cagliari, si svolgerà un’assemblea dei collaboratori di E.Polis, che non ricevono alcun compenso dallo scorso febbraio. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, ai circa 200 collaboratori del gruppo è stata prospettata l’ipotesi di una liquidazione degli arretrati diluita in tre mesi. Il ministero del Lavoro ha fissato per il 18 settembre a Roma la riunione, concordata nel verbale sulla cassa integrazione riconosciuta ai 136 redattori, e che si prevedeva dovesse svolgersi prima della ripresa delle pubblicazioni per concordare le modalità di riassorbimento dei giornalisti. Sono convocate per l’incontro tutte le parti che hanno firmato il verbale: azienda, Fnsi e associazioni della stampa, comitato di redazione e rappresentanti del ministero. Secondo l'Assostampa sarda, "la ripresa delle pubblicazioni dei quotidiani E-polis non è un valore in sé", perché sono "troppe le ombre le illegittimità che si porta dietro". In un comunicato diffuso nel pomeriggio, l'associazione della stampa sarda denuncia come la ripresa delle pubblicazioni avvenga "al di fuori degli accordi stipulati al ministero del lavoro al momento della concessione della cassa integrazione" per i 136 giornalisti del gruppo. "La Federazione nazionale della stampa e le associazioni regionali di stampa", si legge ancora nella nota, "denunciano violazioni di contratto e di legge che non sono state superate e che da oggi sono sottoposte anche all'attenzione della magistratura". "Il comitato di redazione", prosegue la nota, "fa sapere che la ripresa delle pubblicazioni sta avvenendo in un clima di approssimazione organizzativa, che non può non riflettersi sulla qualità del giornale, snaturandone le caratteristiche editoriali e mettendo a rischio la professionalità dei giornalisti. Ridotto l'organico (30 giornalisti non sono stati richiamati dalla Cig), cancellate le redazioni (tranne quella centrale di Cagliari), non sono stati forniti adeguati strumenti di lavoro. Nessuna garanzia professionale è stata concordata con la redazione, l'assetto proprietario non è ancora chiaro e non sono stati pagati gli stipendi arretrati ai redattori, né i contributi previdenziali di molti mesi, né i compensi ai 200 collaboratori, per i quali si apre ora una vertenza nella vertenza". Di tutt'altro tenore è, invece, il comunicato, affidato a un'agenzia di comunicazione, con il quale l'azienda commenta la ripresa delle pubblicazioni. Nella nota si ricorda che E-Polis torna in distribuzione "con una tiratura di 570 mila copie, 15 testate, 12.000 punti di distribuzione, oltre 200 dipendenti tra giornalisti, tecnici e impiegati e circa 800 collaboratori", numeri "che hanno portato il quotidiano a posizionarsi al terzo posto in Italia per diffusione, dopo Corriere della Sera e Repubblica ed escluse le testate specialistiche Gazzetta dello sport e Sole 24 Ore". Ancora, E-Polis è definita quale "novità assoluta nel panorama italiano dell'informazione, con un prodotto innovativo caratterizzato da una distribuzione mista edicola e punti free, un formato ed una foliazione che ha subito riscontrato il gradimento del pubblico, un processo produttivo interamente affidato al web, che agevola i giornalisti delle testate E-Polis nell'essere testimoni diretti degli eventi". (AGI)

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