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Associazioni 15 Dic 2005

E' nato nelle Marche il "Coordinamento regionale dei giornalisti precari"

ANCONA - Telegiornali e testate nazionali lo hanno ribadito più volte durante la scorsa due giorni di sciopero dell'informazione: "Questa battaglia va nella direzione dei più giovani, dei free lance, dei precari".

ANCONA - Telegiornali e testate nazionali lo hanno ribadito più volte durante la scorsa due giorni di sciopero dell'informazione: "Questa battaglia va nella direzione dei più giovani, dei free lance, dei precari".

Da oggi sono gli stessi precari del settore dell'informazione a scendere in campo per la tutela dei propri diritti professionali e per proporre un futuro diverso al giornalismo italiano. L'impegno è quello che sta alla base della costituzione del primo "Coordinamento regionale dei giornalisti precari" d'Italia, nato ad Ancona grazie alla collaborazione tra il Sigim (Sindacato dei giornalisti delle Marche) e un folto gruppo di collaboratori del quotidiano locale "Corriere Adriatico". La decisione è stata ratificata nella tarda mattinata di lunedì 12 dicembre, nel corso di un direttivo del sindacato cui hanno preso parte il segretario Giovanni Giacomini e i consiglieri Bruno Nicoletti, Nevio Lavagnoli, Giovanni Rossi, Piergiorgio Severini e Maurizio Blasi, alla presenza di una delegazione di free lance del "Corriere Adriatico". Nato dall'iniziativa di un gruppo di collaboratori di quella testata, il coordinamento, che opererà sotto l'egida del sindacato, si propone di rappresentare, a fini organizzativi e di tutela, tutti i collaboratori dei tre quotidiani delle Marche (Corriere Adriatico, Messaggero, Resto del Carlino) oltre che i free lance operanti nei periodici e nel settore dell'informazione radio-televisiva e on line locale. Per un totale che supera abbondantemente le 500 unità. Gli obbiettivi primari che il Co.gi.pre.ma. si impone saranno quelli della mutua informazione tra i free lance riguardo alle questioni professionali, della chiarezza nella stipula dei contratti a progetto e relativi alla "legge 30", del maggiore coinvolgimento dei collaboratori nelle scelte redazionali, anche tramite l'elezione di un rappresentante all'interno dei comitati di redazione. A rappresentare formalmente il neo costituito sodalizio sarà il segretario del Sigim Giovanni Giacomini, mentre notizie sull'attività e sugli eventi relativi al coordinamento saranno pubblicati su un'apposita pagina autogestita del sito del sindacato www.sigim.it oltre che sul mensile "Il Sommario". Si tratta del primo esempio di coordinamento tra precari nel settore giornalistico a livello nazionale, assieme a quello che proprio in questi giorni sta prendendo il via in Sardegna sotto l'egida dell'Associazione della Stampa sarda. Un prototipo che vuole essere il punto di partenza per la costituzione di una piattaforma nazionale dei free lance. Argomento quanto mai d'attualità in questi mesi, dato il duro scontro che è in atto tra la Federazione nazionale della stampa e la Federazione italiana degli editori di giornali per il rinnovo del contratto giornalistico e la tutela dei giornalisti precari.

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