E' morto a Formia Vittorio Foa. Ne dà notizia, d'intesa con la famiglia, il segretario del Partito democratico Walter Veltroni. Vittorio Foa aveva 98 anni. Era nato a Torino il 18 settembre del 1910.
Si laureò in Giurisprudenza nel 1931 all'Università di Torino. Nel 1933 entrò in Giustizia e Libertà, movimento politico antifascista. Il 15 maggio 1935, all'età di 25 anni, venne arrestato a Torino in seguito alla segnalazione di un confidente dell'Ovra, quindi denunciato al Tribunale Speciale Fascista, che lo condannò a 15 anni di reclusione (nel 1936) per attività antifascista. Condivise la stessa cella con Ernesto Rossi, Massimo Mila e Riccardo Bauer, e nel frattempo sposò il liberalismo di Benedetto Croce. Dopo la Resistenza è stato deputato alla Costituente per il Partito d'azione. Dirigente della Cgil, è stato parlamentare socialista e poi senatore del Pds. (ANSA) PADRE NOBILE DI SINISTRA E ITALIA DEMOCRATICA Vittorio Foa, morto oggi a 98 anni, è stato una delle più ascoltate coscienze critiche della sinistra. Ma non solo. È stato un pugnace sostenitore del movimento operaio. Un figlio amato di una Torino che quattro anni fa ha pianto un altro grande italiano: Norberto Bobbio. È stato un padre nobile dell'Italia repubblicana e democratica. Nato il 18 Settembre 1910 a Torino, in una famiglia ebrea, nel 1930 Foa diventa ufficiale di complemento nel reggimento di re Umberto II. L'anno dopo si laurea in Giurisprudenza all'università di Torino. La militanza politica inizia nel 1933, quando Foa entra nel movimento di Giustizia e Libertà. Il 15 Maggio del 1935 viene arrestato su segnalazione di un confidente dell'OVRA e denunciato al tribunale speciale fascista che lo condanna a 15 anni di reclusione per attività antifascista. Nel carcere di Civitavecchia ha tra i suoi compagni di cella Ernesto Rossi. Quasi un mese dopo la caduta di Mussolini, il maresciallo Badoglio fa scarcerare Foa. È il 23 agosto del 1943. Pochi giorni dopo, entra nel Partito d'Azione e condivide la battaglia politica di Emilio Lussu e Altiero Spinelli. In prima linea durante la Resistenza, è rappresentante degli azionisti nel Comitato di liberazione nazionale. Finita la guerra, il 2 Giugno 1946 Foa viene eletto deputato all'Assemblea Costituente e membro della Commissione dei 70. Gli articoli 39 e 40 della Costituzione, sulla libertà e organizzazione sindacale e il diritto di sciopero, portano anche la sua firma. Dopo lo scioglimento del Partito d'azione, nel 1947, entra nel Partito socialista. Nel 1949 viene chiamato da Giuseppe Di Vittorio nella segreteria della Cgil. Nel 1953 viene eletto deputato della II legislatura nelle liste del Partito socialista e sarà confermato nelle due legislature successive fino al 1968. All'attività politica sposa però sempre l'impegno sindacale. Nel 1955 diventa segretario nazionale della Fiom. Nel 1964, Foa è tra i protagonisti della scissione del Psi e della nascita del Psiup. Collabora con La Sinistra e il Manifesto. Resta nel Psiup resta fino al 1970, quando lascia partito e sindacato di ritirarsi a studiare. Nel 1972 torna alla politica attiva: si unisce a fondatori del nuovo Psiup che lo stesso anno confluisce con il Movimento politico dei lavoratori nel Partito di unità proletaria (Pdup). Due anni dopo, il Pdup si unisce al Manifesto e poi confluisce in Democrazia proletaria. Negli anni di piombo, Foa si allontana dalla politica. Alla commissione del congresso di Dp, nel 1980, annuncia quattro anni di silenzio. Teorico dell'autonomia operaia, si dedica alle sue cattedre di Storia contemporanea nelle Università di Modena e Torino. Il silenzio dura fino al 1987, quando viene eletto senatore come indipendente nelle liste del Pci. In quegli anni è una delle voci più ascoltate nelle discussioni sul futuro della sinistra italiana, fino alla svolta della Bolognina del 1989 e la nascita del Pds. Uscito dal parlamento, resta protagonista di tutti i tormentati passaggi e le difficili evoluzioni che hanno portato alla nascita del partito democratico. E anche se gravemente malato, non manca a una manifestazione di piazza. Nel 1995 annuncia a sorpresa le nozze con la compagna di una vita, Sesa Tatò. Nel 1998 viene nominato Cavaliere di gran croce. Nel gennaio del 2008 viene nominato membro onorario della comunità ebraica di Roma. Moltissimi i libri scritti da Foa nella sua lunga militanza politica. Da La Gerusalemme rimandata del 1985, a Questo novecento del 1996 a La memoria è lunga, del 2003. Nel 2004 esce il documentario Il linguaggio del tempo, in cui Foa ripercorre il Novecento e i grandi eventi che hanno segnato il secolo breve. (AGI)